Morte Sirio,Cgil: serve mobilitazione per sicurezza sul lavoro
L’ennesimo decesso sul luogo di lavoro in Irpinia riporta all’attenzione le problematiche relative alla sicurezza sul lavoro. La Campania e l’Irpinia sono state teatro di numerose morti bianche, una mattanza intollerabile contro la quale la CGIL di Avellino esprime il proprio sdegno e rilancia l’impegno per una cultura della sicurezza e della civiltà. Alla famiglia del lavoratore di Torre Le Nocelle, il sindacato di via Padre Paolo Manna manifesta la propria vicinanza e le più sentite condoglianze. Allo stesso tempo, però, la CGIL, che già unitariamente ha proposto alle istituzioni, in ripetute occasioni, l’avvio di una seria campagna di sensibilizzazione e di controllo, ritiene necessario rinnovare l’attenzione sulle questioni della sicurezza.
Le circostanze dell’incidente di Torre Le Nocelle, seppur non ancora verificate, lasciano immaginare che la sicurezza sul luogo di lavoro è ancora un elemento considerato marginale. La CGIL, invece, ritiene necessario avviare una campagna di sensibilizzazione e prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro che coinvolga imprenditori ed istituzioni, insieme, ovviamente, a tutte le organizzazioni sindacali.
E’ la proposta della CGIL per contribuire ad una battaglia di civiltà che prenda le mosse dall’Irpinia, con il contributo fattivo delle istituzioni, come l’ente Provincia al quale chiediamo un impegno concreto per avviare una capillare azione nei luoghi di lavoro, che coinvolga tutti gli attori e che preveda l’introduzione di specifici corsi anche nelle scuole irpine.
“Da parte nostra – afferma Antonio Famiglietti, segretario organizzativo della CGIL – siamo pronti a sostenere gli sforzi delle istituzioni ed a scendere in campo con una significativa mobilitazione unitaria per l’affermazione del diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro come presupposto imprescindibile del lavoro e della dignità dei lavoratori”.
Interviene sulla vicenda anche il segretario provinciale della Cgil, Vincenzo Petruzziello che dice: “Ancora una volta dobbiamo rincorrere tragedie e piangere vite spezzate, osservando anche il silenzio e l’immobilismo delle istituzioni che sebbene continuamente sollecitate dimenticano gli impegni”. L’osservatorio sulla sicurezza nei cantieri – continua Petruzziello – istituito in Prefettura non viene convocato, tanto per fare un esempio, dal mese di dicembre dello scorso anno. E il Prefetto di Avellino, al di là della disponibilità di facciata, deve essere continuamente sollecitato per la convocazione dell’organo di controllo. E’ evidente che vi è uno scollamento tra le esigenze che vive la provincia di Avellino e l’impegno dei rappresentanti istituzionali.
La Cgil lancia l’iniziativa, individuando nelle istituzioni e negli imprenditori gli interlocutori principali, di fare del 2011, “l’anno della sicurezza e prevenzione degli incidenti sul lavoro”. Una proposta concreta di fronte alla quale potremo misurare il vero impegno dei rappresentanti istituzionali. Mentre abbiamo apprezzato il lavoro svolto dagli organi ispettivi più volte impegnati in azioni di contrasto alla violazione delle norme sulla sicurezza, altrettanto non possiamo dire per quanto riguarda l’impegno del prefetto di Avellino.
Occorre che questi abbia uno scatto di impegno, che faccia immediatamente funzionare l’osservatorio sulla sicurezza in edilizia e coordini in maniera efficace tutti gli attori impegnati al tavolo. Noi – conclude Petruzziello – continueremo la nostra opera di denuncia e la collaborazione con chi vorrà prendere parte all’iniziativa che dovrà prevedere per tutto il 2011 una massiccia campagna di formazione, informazione e sensibilizzazione al tema della sicurezza sul lavoro, che ormai non può essere più posto in secondo piano rispetto agli altri diritti dei lavoratori”.




