Montella, Forestale sequestra 2 piste di esbosco in zona vincolata

CRONACA MONTELLA – Il personale dei Comandi Stazione forestale di Bagnoli Irpino e Volturara Irpina ha eseguito un controllo su un’utilizzazione boschiva alla località “Cortuni-Petinite” di Montella (Av), interessante due sezioni all’interno di un bosco ceduo misto di proprietà privata, per un’estensione di diversi ettari. Durante il minuzioso sopralluogo eseguito dal personale del Corpo forestale dello Stato è stata constatata l’esistenza di due piste di esbosco, realizzate ex-novo lungo…

CRONACA MONTELLA – Il personale dei Comandi Stazione forestale di Bagnoli Irpino e Volturara Irpina ha eseguito un controllo su un’utilizzazione boschiva alla località “Cortuni-Petinite” di Montella (Av), interessante due sezioni all’interno di un bosco ceduo misto di proprietà privata, per un’estensione di diversi ettari. Durante il minuzioso sopralluogo eseguito dal personale del Corpo forestale dello Stato è stata constatata l’esistenza di due piste di esbosco, realizzate ex-novo lungo due valloni ivi esistenti, per una lunghezza complessiva di 500 metri ed una larghezza media di 2 metri. Immediatamente il personale dei Comandi Stazione forestale di Bagnoli Irpino e Volturara Irpina ha proceduto al sequestro degli abusi rilevati, realizzati in assenza di permesso di costruire e delle necessarie autorizzazioni ambientali, risultando l’area interessata vincolata paesaggisticamente, idrogeologicamente e ricadente all’interno dal Parco Regionale dei Monti Picentini e della Zona di Protezione Speciale (Z.P.S.), denominata “Picentini”. L’autore degli abusi constati veniva deferito prontamente all’Autorità Giudiziaria per deturpamento ambientale e realizzazione di abusi edilizi in assenza delle dovute autorizzazioni, comprensive di quelle paesaggistico-ambientali. Le strade scoperte dalla forestale venivano utilizzate dalla ditta boschiva impegnata nelle connesse attività di taglio del bosco in argomento, per procedere alle operazioni di esbosco della legna tagliata in montagna. In particolare il personale ispettivo constatava, all’interno dell’area interessata dal taglio boschivo, la presenza di diversi movimenti di terra costituiti da attività di scavo e riporto per livellamenti, ampliamenti ed accumolo di materiale all’interno di un alveo ivi esistente, tutte opere eseguite per agevolare il passaggio di mezzi meccanici e causanti la rottura degli argini e la deviazione del corso del vallone con conseguenze negative di natura idrogeologica e determinanti anche l’intorpidamento delle acque di ruscellamento confluenti a valle del fiume Calore. In tema di reati urbanistici, il Corpo forestale dello Stato rammenta che, come stabilito da consolidata giurisprudenza in merito, le opere di scavo, di sbancamento e di livellamento di terreno, finalizzati ad usi diversi da quelli agricoli, in quanto incidono sul tessuto urbanistico del territorio, sono sempre assoggettate a titolo abilitativo, sicchè, qualora realizzati in assenza, è sempre ravvisabile il fumus dei reati urbanistico-ambientali. La particolare attività di vigilanza ambientale posta in essere, si inquadra fra quelle che il Corpo forestale dello Stato persegue a tutela dal patrimonio silvo colturale e paesaggistico. Con l’occasione giova far presente che il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato, nel corso del primo quadrimestre 2015, attraverso le articolazioni territoriali dipendenti,, ha effettuato, in materia di controlli sulla corretta gestione dei cantieri forestali, nr. 144 controlli, in relazioni ai quali sono state deferite all’Autorità Giudiziaria nr. 7 persone e sono state elevate nr. 25 sanzioni amministrative per un importo complessivo di diverse migliaia di euro. Le attività di controllo, di prevenzione e repressione del Corpo forestale dello Stato, anche nel settore specifico agro-forestale, continueranno assiduamente, nei prossimi giorni, su scala provinciale.

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