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Montella- denunciati cacciatori per maltrattamento animali |
Montella- denunciati cacciatori per maltrattamento animali
I Carabinieri della Compagnia di Montella hanno intercettato alcuni cacciatori, provenienti dal napoletano, i qual i erano giunti in Alta Irpinia, nella Valle del Sele, trasportando quattro cani da caccia di grossa taglia, in condizioni non solo contrarie alla vigente normativa ma anche assai punitive e restrittive per i poveri animali, considerando che erano tenuti in uno spazio sufficiente appena per uno. A riprova di queste insensibilità, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella nel corso dei servizi lungo la Fondo Valle Sele hanno intercettato e fermato una autovettura all’interno della quale, nel cofano, all’interno di una gabbia di manifattura artigianale, senza alla base del necessario separatore/raccoglitore di feci ed urine, erano stipati quattro cani di grossa taglia, un setter e tre bracchi tedeschi di taglia grande. Proprio a causa delle ristrette dimensioni della gabbia – cofano dell’utilitaria, i cani sono stati trovati in condizioni di grave sofferenza. Per trasportare gli animali, infatti, sarebbero stati necessari i c.d. “trasportini”, uno per ogni animale. I quattro cani di razza, utilizzati sia per la caccia che per ricerca dei tartufi, tutti provvisti del microchip identificativo, sono stati immediatamente liberati dal vano posteriore dell’autovettura, all’interno della quale non potevano ne muoversi né addirittura stare in piedi. Accertate le inadeguate modalità con cui trasportavano i propri animali, il conducente è stato denunciato in stato di libertà per maltrattamento di animali. Le verifiche sono state effettuate mediante l’attuazione di un articolato dispositivo, già in analoghe occasioni dimostratosi efficace, effettuato dai Carabinieri di tutte le Stazioni nonché con il supporto di alcuni equipaggi dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella collaborati dalle Guardie Volontarie del WWF delle Sezioni di Avellino e Salerno ed hanno consentito di accertare che molti dei cacciatori appena giunti in Alta Irpinia, non sempre erano in possesso dei prescritti requisiti previsti dalla normativa vigente. Tre dei numerosi cacciatori intercettati e controllati dai Carabinieri, sono stati trovati in possesso, non solo di richiami acustici elettromagnetici proibiti dalla legge ma anche di fucili modificati in maniera artigianale. Gli sconsiderati cacciatori, infatti, avevano escogitato l’espediente di tagliare ad arte le canne dei propri fucili. Tale rettifica avrebbe permesso di aumentare la potenza offensiva dell’arma poiché, tagliandone la canna si “allarga” la rosa di tiro ed è più facile colpire il bersaglio, aumentando la micidialità dell’arma. In altri casi, invece, i Carabinieri hanno accertato che alcuni imprudenti cacciatori custodivano le armi in auto ancora cariche, con pericolo per sé e per gli altri, mentre alcuni di questi avevano omesso di registrare sul libretto regionale, la giornata di caccia, motivo per cui è stata contestata la relativa sanzione amministrativa. Accertate le gravi violazioni i Carabinieri hanno identificato, i cacciatori, liberi professionisti ed operai tutti provenienti dal napoletano e salernitano che sono stati denunciati in stato di libertà per aver modificato i propri fucili, immediatamente sottoposti a sequestro per la successiva confisca e distruzione. Nei confronti dei cacciatori6, i Carabinieri hanno attivato, inoltre, quale ulteriore sanzione, la procedura per la revoca della licenza di caccia ed il diniego alle armi in modo da impedirne ogni eventuale, futura attività venatoria. Tutte le attività sono state condotte in stretta collaborazione con i magistrati delle Procure della Repubblica, competenti per territorio, di Avellino, Ariano e Sant’Angelo dei Lombardi.




