
Maxi frode fiscale da 45 milioni di euro: due condannati e quattro persone rinviati a giudizio. E’quanto deciso dal Gup del Tribunale di Avellino Fabrizio Ciccone, al termine dell’udienza preliminare per i sei indagati per una maxi frode scoperta dalle Fiamme Gialle di Avellino.
Questa mattina, al termine della discussione del processo con rito inflitta una pena di due anni ed undici mesi ed una condanna a quattro anni e sei mesi Inoltre il giudice per l’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio per tutti gli altri 4 imputati che hanno scelto l’ordinario. Il processo prenderà il via il prossimo 18 settembre davanti al collegio presieduto dal giudice Lucio Galeota.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, avevano portato alla luce il ruolo degli indagati principali che, tramite “prestanome” compiacenti e società “cartiere”, avevano messo in atto un sistema di frode fiscale di oltre 45 milioni di euro. Una parte di queste somme, circa 1,7 milioni di euro, è stata trasferita attraverso numerosi movimenti bancari verso paesi extracomunitari, con una particolare destinazione verso la Repubblica Popolare cinese.
Le indagini avevano rivelato che gli indagati hanno eseguito diversi trasferimenti di capitali tra le società coinvolte nel sistema fraudolento, alternando cambi di amministratori e cessioni di quote societarie per eludere i sospetti e mascherare i capitali utilizzati.