Maltempo: nuovo appello per ospedali Bisaccia e S. Angelo

“L’emergenza neve di questi giorni che ha messo in ginocchio anche la nostra Provincia, rende quanto mai attuale anche la discussione sulla sorte degli Ospedali di S.Angelo dei Lombardi e Bisaccia”. A dirlo è la Segreteria Provinciale della FIALS che, attraverso il segretario provinciale aggiunto, Raffaele Petrosino, richiama l’attenzione dell’opinione pubblica e dell’intera classe politica provinciale, sul ruolo essenziale e strategico, dal punto di vista della salvaguardia della salute, dei presidi ospedalieri dell’Alta Irpinia. “Tale ruolo- sostiene Petrosino- non può e non deve essere ridimensionato per scopi puramente “contabili”, tanto più se si pensa che, in questo momento in cui l’Irpinia è in ginocchio a causa del maltempo, i presidi ospedalieri di S.Angelo e di Bisaccia sono, a tutti gli effetti, veri e propri avamposti di salvaguardia della salute e di risposta alle situazioni di emergenza. Il maltempo di questi giorni, che qualcuno potrebbe definire eccezionale, ma sicuramente non da escludere per gli anni a venire, visti i mutamenti climatici già in atto da anni, deve far riflettere sul ruolo dei citati presidi: si pensi, ad esempio, ad emergenze di salute legate al freddo polare di questi giorni, emergenze che sicuramente non possono trovare immediata e pronta risposta in Alta Irpinia se non ricorrendo ai nosocomi ivi presenti. E’assolutamente impensabile ritenere che, con le strade bloccate dalla neve e dal ghiaccio, esigenze di salute legate, ad esempio, a fenomi patologici acuti ed improvvisi debbano attendere interventi provenienti da altri presidi della Provincia. Lo stesso dicasi anche per gli infortuni, tutt’altro che remoti con queste condizioni climatiche. Questo momento, quindi, in cui la comunità irpina tutta si trova a fare i conti con condizioni avverse e al limite della sopportazione ( si pensi ancora alle contrade completamente isolate e a nuclei familiari impossibilitati anche ad approvvigionarsi dei primari beni di sopravvivenza), è l’occasione per una riflessione più approfondita sulla tutela della salute in Alta Irpinia ed è lo spunto per rivedere la politica sanitaria dell’ASL Avellino rispetto a zone che, dal punto di vista della collocazione geografica e della morfologia dei luoghi, si presentano più svantaggiate, anche in momenti di emergenza metereologica, come quello che sta mettendo a dura prova l’intera popolazione irpina”.

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