Nessun riferimento alla questione politica e amministrativa della città, ma solo la vicenda giudiziaria al centro del video postato su Facebook, dove l’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, si rivolge alla città come quando indossava la fascia tricolore. “La mia – afferma – è una battaglia di giustizia e libertà, ed è per questo che la conduco. Ho dovuto sopportare inerme e inerte” – dice Festa.
Racconta la storia di una donna a cui hanno “tolto tutto”. Ma lei non si è data per vinta e ha combattuto per la giustizia. La storia è la sua, di Festa. Racconta di una donna che aveva tutto, lavoro e successo. Tanta gente la stimava e la voleva bene. A un certo punto è arrivato qualcuno, che ha provato a toglierle tutto, senza una ragione. A “rubarle tutto”, sottolinea l’ex sindaco. Che va avanti, coprendosi gli occhi con la mano sinistra, come se stesse sforzandosi di immaginare tutto. La donna è lui, è lui che stava per perdere tutto. Chi glielo voleva rubare? La donna – continua l’ex primo cittadino – è stata “imbavagliata”. E indifesa, in “piazza messa al pubblico ludibrio, per mesi. Schernita e beffeggiata. Dileggiata, derisa. Denigrata” e tutto il resto. Sottoposta a “terrorismo psicologico e diffamazione”.
“Se capitasse a voi – si chiede – avreste lo stesso coraggio, la stessa forza d’animo, la stessa determinazione per superare un’ingiustizia del genere? Qualcuno potrebbe anche avere la peggio”. Da qui la volontà di portare avanti “una battaglia non contro una categoria, ma contro chi eventualmente ha sbagliato e non può stavolta e mai rimanere impunito”. La campagna elettorale di Festa sembra già iniziata e il primo avversario da battere sembra la magistratura.