La storia: viveva nel cimitero, trova casa a Benevento

Per circa quattro mesi, praticamente un inverno intero, Antonio Petrillo operaio Irisbus in mobilità, 58 anni, separato e padre di tre figli, ha vissuto, grazie alla solidarietà di don Ciriaco Vozzella, nella sacrestia del cimitero di Sant’Angelo all’Esca. La sua storia ha commosso il web più la comunità che gli ha voltato le spalle e non ha voluto fittargli un appartamento. Il suo caso approdò anche al tg di Studio Aperto. E dopo quel tam tam mediatico Antonio oggi ha un tetto sotto cui dormire…

Per circa quattro mesi, praticamente un inverno intero, Antonio Petrillo operaio Irisbus in mobilità, 58 anni, separato e padre di tre figli, ha vissuto, grazie alla solidarietà di don Ciriaco Vozzella, nella sacrestia del cimitero di Sant’Angelo all’Esca. La sua storia ha commosso il web più la comunità che gli ha voltato le spalle e non ha voluto fittargli un appartamento. Il suo caso approdò anche al tg di Studio Aperto. E dopo quel tam tam mediatico Antonio oggi ha un tetto sotto cui dormire e un appartamento più dignitoso e confortevole della piccola e fredda sacrestia del camposanto. L’operaio infatti ha trovato casa a Benevento, ospite di una donna che si è commossa e così lo ha accolto. Finale lieto per una storia, l’ennesima, di disagio sociale e crisi economica.

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