Inchiesta “Dolce vita”,Fabio Guerriero si avvale della facoltà di non rispondere

Si è avvalso della facoltà  di non rispondere  Fabio Guerriero, finito agli arresti domiciliari  nell’ambito dell’inchiesta “Dolce vita” della Procura di Avellino e  che ha portato all’esecuzione della stessa  custodia  cautelare  anche  per l’ex sindaco Gianluca Festa e  l’ex dirigente  comunale Filomena  Smiraglia. Oltre a Guerriero, questa mattina, l’ex sindaco e  l’ex dirigente comunale  Smiraglia  sono attesi davanti al Gip Giulio Argenio per l’interrogatorio di garanzia.

A spiegare le ragioni di non rispondere al gip Giulio  Argenio il difensore di fiducia  di Fabio Guerriero, il penalista Marino Capone.”Ci troviamo  di fronte ad un’indagine che non è ancora  completa  almeno per  quanto riguarda la difesa.Non abbiamo accertamenti, non abbiamo potuto prendere visione  e ascoltare le registrazioni  delle conversazioni  telefoniche.Quindi l’indagato non aveva veramente nulla con cui difendersi e la decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere è stata presa di conseguenza”, ha dichiarato il penalista. Ora si attende di conoscere la decisione di Gianluca Festa e di Filomena Smiraglia.

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