Giro d’usura tra Avellino e Napoli: due arresti

Giro d’usura tra Avellino e Napoli: due arresti

Una mirata attività d’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avellino e della Stazione di Salza Irpina ha prima fatto emergere e poi condotto all’identificazione degli autori di un vasto giro di usura con decine di vittime tra il napoletano e l’avellinese. L’indagine è stata avviata da un primo caso di usura commesso ai danni di un libero professionista dell’hinterland avellinese che, oberato dalle continue richieste economiche e dalle pesanti minacce fattegli degli strozzini per costringerlo a pagare, ha deciso di denunciare tutta la vicenda ai carabinieri. Proprio questo primo caso – in cui a fronte di un prestito concesso pari a circa 55mila euro la vittima ha dovuto rimborsare addirittura 120mila in appena un anno e mezzo, con continue minacce e vere persecuzioni telefoniche e non solo – ha dato avvio all’intera indagine, durante la quale, giorno per giorno, si è avuto modo di riscontrare un giro d’usura sempre più largo e dai risvolti economici sempre maggiori. Dopo i primi accertamenti condotti dai militari dell’Arma della Compagnia di Avellino sotto l’attenta direzione dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, nelle persone dei Sostituti Procuratori dott. Ciccarella e dott. Venezia, hanno tratto in arresto, per usura ed estorsione in concorso, una coppia di napoletani già pregiudicati per reati specifici, di 51 anni lui e 45 lei, tra loro conviventi e gravitanti tra il quartiere Secondgliano di Napoli e la vicina zona di Casoria. Sono ora in corso le successive e più approfondite indagini volte a fare luce sull’esatta ragnatela di usura che i due erano riusciti a tessere tra Napoli e Avellino, il cui ammontare economico, tuttora in fase di calcolo, dovrebbe ammontare a centinaia di migliaia di euro.

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