Gdf, sequestrati circa 500 capi contraffatti

Gdf, sequestrati circa 500 capi contraffatti
Trasportavano circa 500 capi d’abbigliamento e calzature in una monovolume ma sono stati bloccati dagli uomini della Guardia di Finanza di Sant’Angelo dei Lombardi, nel corso di un servizio in materia di anticontrabbando effettuato lungo l’asse autostradale Napoli-Bari, all’altezza del comune di Lac…

Gdf, sequestrati circa 500 capi contraffatti

Trasportavano circa 500 capi d’abbigliamento e calzature in una monovolume ma sono stati bloccati dagli uomini della Guardia di Finanza di Sant’Angelo dei Lombardi, nel corso di un servizio in materia di anticontrabbando effettuato lungo l’asse autostradale Napoli-Bari, all’altezza del comune di Lacedonia (AV). I militari hanno sottoposto a sequestro circa 500 fra capi d’abbigliamento (magliette, pantaloni, felpe, giacconi) e calzature di ottima fattura e qualità recanti, abilmente contraffatti, i loghi delle più famose marche d’abbigliamento (“Refrigewear”, “Louis Vitton”, “Harmont & Blaine”, ”Hogan”, “Moncler”, “Ralph Lauren”, “Burberry”). Sono da poche passate le 14.00 quando i finanzieri si vedono superare da una Ford C-MAX con due persone a bordo, stipata fino all’inverosimile: al momento dell’affiancamento, i militari, insospettiti dall’eccessivo carico, i militari invitavano il conducente a seguirli fino alla prima uscita dall’autostrada, il casello di Lacedonia appunto. Il controllo all’automezzo consentiva di rilevare come la monovolume fosse stata trasformata in un vero e proprio mezzo da carico: priva dei sedili posteriori la vettura era stipata con ben 486 articoli d’alta moda delle più svariate marche, giubbotti, magliette, polo, felpe, borse, pantaloni e scarpe di ottima fattura, perfettamente identici alle originali. Di particolare rilievo l’elevato livello di qualità degli articoli caratterizzati da elementi che potevano trarre in inganno i compratori: cuciture, marchi, codici a barre, denominazione del modello, istruzioni per il lavaggio ed indicazione della ditta distributrice erano riprodotti così fedelmente da far pensare ad un tipo particolare di falso, quello che negli ambienti specializzati viene definito “falso vero“. Sulla scorta di una globalizzazione che ha reso possibile l’utilizzo di manodopera estera per l’assemblaggio dei capi, il cosiddetto “falso vero“ è un capo destinato ad essere venduto nei negozi autorizzati a prezzi molto vicini a quelli di un originale ma di fatto inferiori per l’evasione dei diritti d’autore e l’assenza di effettiva certificazione circa la presenza di tutte le caratteristiche riportate invece sulle etichette. L’operazione si è conclusa con la segnalazione all’Autorità Giudiziaria delle due persone a bordo dell’auto per i reati di cui agli articoli 474 e 648 del codice penale. Gli stessi, identificati per tale C.G. (di anni 51), nata a Melito di Napoli, e di tale N.P. (di anni 55), nato a Napoli, dichiaravano ai militari che la merce era stata prelevata nel napoletano e lasciavano intendere che la destinazione finale era qualche importante negozio “ufficiale”. I capi contraffatti venivano sottoposti a sequestro ed in base alle disposizioni di cui alla recente legge nr. 99/2009 che ha introdotto nel codice penale l’articolo 474 bis (“confisca delle cose servirono o furono destinate a commettere il reato di cui all’articolo 474”), veniva altresì avviata la procedura di confisca di confisca dell’autovettura utilizzata per il trasporto. L’operazione non deve ritenersi conclusa con il sequestro di ieri in quanto, anche mediante attivazione degli altri reparti del Corpo, sono stati già avviati gli opportuni accertamenti onde risalire alle altre responsabilità relativamente alla fase di approvvigionamento ed alla destinazione finale dei capi contraffatti.

SPOT