GdF, 8 arresti per spaccio droga: la rete forniva anche Avellino

Nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico delle sostanze stupefacenti, pianificata ed armonizzata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, i militari della 2° Nucleo Operativo Battipaglia del Gruppo di Eboli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Salerno, Direzione distrettuale antimafia, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. SENATORE, hanno condotto una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria, conclusasi con l’arresto in carcere di 8 s…

Nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico delle sostanze stupefacenti, pianificata ed armonizzata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, i militari della 2° Nucleo Operativo Battipaglia del Gruppo di Eboli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Salerno, Direzione distrettuale antimafia, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. SENATORE, hanno condotto una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria, conclusasi con l’arresto in carcere di 8 soggetti, per associazione per delinquere finalizzata alla traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “eroina” e “cocaina”.
I provvedimenti cautelari, nell’ambito dell’operazione denominata “Slaves”, sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Salerno, Dott. Sergio DE LUCA, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti è il capo d’imputazione mosso dagli inquirenti ai componenti del sodalizio criminoso che, con base operativa nella Piana del Sele, precisamente nel Comune di Battipaglia, era riuscito a crearsi un canale preferenziale per l’acquisto dello stupefacente dal mercato napoletano, nel quartiere di “Scampia”, attraverso la complicità di un noto pluripregiudicato del posto, il quale forniva quotidianamente lo stupefacente ai corrieri, che a loro volta lo trasportavano a Battipaglia per il successivo spaccio ai numerosi acquirenti dislocati nei Comuni di Battipaglia, Eboli, Capaccio, Valva, Colliano.
La fitta rete di distribuzione, inoltre, permetteva all’organizzazione criminale di fornire lo stupefacente anche ad assuntori delle Province di Potenza ed Avellino. L’indagine, eseguita attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi di osservazione e pedinamento sull’operatività degli arrestati, personaggi abituati ai frequenti interventi delle forze dell’ordine e per tale motivo particolarmente attrezzati ad eluderne i controlli, ha permesso di monitorare costantemente gli spostamenti degli arrestati verso “Scampia” ed individuare i numerosi acquirenti ai quali veniva distribuito giornalmente lo stupefacente. L’intera attività investigativa si è articolata in tre delicate fasi: la prima, ha consentito l’individuazione dei vari consumatori e il sequestro di non pochi quantitativi di “eroina” e “cocaina”; nella seconda, gli inquirenti hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, ulteriori soggetti, rei di aver acquistato lo stupefacente per il successivo spaccio, mentre nella terza fase, gli inquirenti hanno delineato un quadro preciso circa la composizione del sodalizio criminale, attraverso il quale si è potuto stabilire il ruolo di ciascuno di essi, distinguendo i “leader” dai “gregari”, e il contributo che ognuno dava per mantenere saldamente in vita l’organizzazione delinquenziale. Nonostante le difficoltà derivanti dall’accortezza con cui i sodali hanno operato durante le fasi di approvvigionamento e distribuzione del narcotico, la perseveranza e l’abilità dei militari delle fiamme gialle ha consentito di trarre in arresto: Luca Goievic di Battipaglia, Argentina Citro di Battipaglia, Francesca Citro di Battipaglia, Luigi Silvestri alias “Cioccolato” di Scampia, Raffaele Citro di Agropoli, Maurizio Coralluzzo di Battipaglia, Consuelo Ciaglia di Battipaglia e Egidio Cappai di Capaccio. Ai predetti va ad aggiungersi G.M. di Eboli indagato nella medesima inchiesta. Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti di cattura, sono state eseguite varie perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati. Per tale operazione sono state impiegate anche 2 unità cinofile del Gruppo di Salerno.

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