Frigento, servizio sospeso: De Prisco minaccia di incatenarsi

IL CASO – Vive già da recluso adesso che non riceverà per molti giorni il servizio assistenziale domiciliare Giuseppe De Prisco, 39 anni, da dieci su una sedia a rotelle minaccia di incatenarsi davanti casa alle porte di Frigento. Il giovane da giorni sta cercando, invano, di sapere come deve fare e perché mai il servizio è stato sospeso ma nessuno appunto gli ha fornito risposte e spiegazioni. Ha provato ripetutamente a telefonare all’Aias di Nusco senza ottenere a oggi nessun chiarimento nè tantomeno una risposta esaustiva. Sconfortato Giuseppe non si dà comunque per vinto e attraverso i social netowrk, unico strumento che lo fa sentire realmente libero, sta mobilitando una fitta rete di amici. Pertanto se entro qualche giorno non otterrà un servizio domiciliare sostitutivo Giuseppe, deciso come mai, ha già provveduto a fornirsi di catene e si legherà all’ingresso dell’abitazione in cui vive con gli anziani genitori che a loro volta hanno bisogno di assistenza. Il caso di Giuseppe De Prisco non è certo isolato e riguarda tante persone, più o meno giovani, che si trovano nella sua stessa condizione anche di disagio motorio. L’Asl competente sta nicchiando in merito, e i malati e i disabili, bisognosi di cure e assistenza giornaliera, non sanno a chi rivolgersi e a quale santo votarsi. “Possibile che nessuno ci considera come esseri umani ma solo come pacchi ingombranti- esclama Giuseppe-. Bisogna sempre arrivare a compiere azioni eclatanti per attirare un pò di attenzione su un fenomeno sociale assai diffuso. La disabilità non va in ferie: non mi stanco di dirlo”. Nella speranza che qualche persona competente, e di buon cuore, raccolga lo sfogo e l’appello disperato di Giuseppe De Prisco pronto a incatenarsi alla sua sedia a rotelle.

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