Estorsione, rapina e sequestro di persona: 3 arresti nel serinese

CRONACA SANTA LUCIA DI SERINO – I carabinieri della Stazione di Serino hanno tratto in arresto alle prime luci dell’alba 3 persone del posto, un italiano e 2 bulgari, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal GIP di Avellino dott. Ceccarelli, per i reati di estorsione, rapina e sequestro di persona continuati e in concorso, al termine di una complessa attività d’indagine svolta appunto dai militari della Stazione Carabinieri di Serino sotto l’attenta direzione della Procura della Repubblica di Avellino, nelle persone del sostituto procuratore dott. Venezia, che ha in carico il fascicolo, e del procuratore capo dott. Di Popolo.
L’intera vicenda nasce da una denuncia sporta alle 6.00 del mattino dello scorso 20 agosto presso la Stazione Carabinieri di Serino da parte di un 28enne bulgaro che, bussando in lacrime alla porta della caserma, ha reso una dettagliata denuncia per i gravissimi reati perpetrati in suo danno dai soggetti arrestati. Il giovane ha dichiarato di dimorare in Italia da soli 3 mesi, essendovi giunto, con l’intenzione di lavorare, lo scorso 19 maggio, a bordo di un furgone, e di aver trovato accoglienza presso alcuni connazionali di Santa Lucia di Serino, a lui sconosciuti, ma presentati dall’autista dello stesso furgone.
Fu così che il giovane trovò ospitalità in quella casa, abitata da un italiano, dalla moglie 45enne bulgara e dai 2 figli di quest’ultima, bulgari anch’essi. Dopo circa 20 giorni che dimorava presso quell’abitazione, il giovane era riuscito a trovare un’occupazione e aveva iniziato a lavorare in campagna, percependo 30 euro al giorno. Inizialmente, con la padrona di casa, era stato raggiunto un accordo che prevedeva il pagamento, da parte del giovane, di 60 euro d’affitto mensile e di 20 euro a settimana per il vitto.
I patti, però, non erano mai stati rispettati e, tutti i giorni, al ritorno dal lavoro, la donna prendeva al giovane connazionale l’intero incasso della giornata, lasciandolo senza un soldo e dicendogli che non aveva nulla di cui lamentarsi rispetto al trattamento che gli stavano riservando. Il giovane, all’inizio, non s’era ribellato a quella situazione, per paura di subire ritorsioni da parte dei figli della donna, a lui coetanei e che sapeva essere persone poco raccomandabili. Nel frattempo, però, maturava l’idea di ritornarsene in Bulgaria.
Ma appena il giovane esternò alla donna la sua intenzione di tornare in Patria, questa gli rispose che non avrebbe potuto farlo fino a quando non gli avrebbe versato 400 euro in contanti, senza dare alcuna motivazione per tale cifra. Ciò nonostante, nella serata del 17 agosto scorso, il giovane riesce a scappare di casa, recarsi a Napoli a bordo di un pullman e trovare là ospitalità presso un altro connazionale, nella cui casa s’era rintanato senza uscire, per paura di essere rintracciato dai suoi aguzzini.
E in effetti, nella serata del 19.08.2011, mentre il giovane era rintanato in quella casa, vengono là a bussare proprio i suoi connazionali di Santa Lucia di Serino, pretendendo di parlargli. Subito entrati in casa, i figli della donna lo picchiavano e lo minacciavano, addirittura di morte, prospettandogli di bruciare anche la sua casa in Bulgaria e provocare la morte dei familiari. Presi i suoi bagagli, con forza l’hanno fatto scendere in strada e, rapinato della carta d’identità e del telefono cellulare, lo hanno costretto ad entrare in un’autovettura, riportandolo nuovamente a Santa Lucia di Serino.
Durante tutto il tragitto, il giovane era stato costantemente minacciato di morte, richiesto del famoso pagamento di 400 euro come prezzo per la sua libertà e infine, una
volta giunti a casa, sequestrato all’interno dell’abitazione. Solo nel cuore della notte, profittando che tutti dormivano, il giovane era riuscito a scappare nuovamente di casa, dopo aver fortunatamente trovato le chiavi della porta, correndo in lacrime verso la Stazione dei Carabinieri di Serino.
Sulla base di tutto quanto ora narrato e dei riscontri effettuati dalla Stazione dei Carabinieri grazie alle attività d’indagine, l’autorità giudiziaria avellinese ha emesso un ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti e 4 i soggetti coinvolti: l’italiano, la moglie bulgara e i due figli di questa. Questa mattina, però, i carabinieri di Serino hanno potuto eseguirne solo 3, in quanto uno dei figli della donna, è da un paio di mesi definitivamente rientrato in Bulgaria, e nei suoi confronti si dovranno attivare le ricerche tramite la cooperazione europea e internazionale. I tre arrestati, al termine delle operazioni connesse con l’arresto, sono stati accompagnati al carcere di Bellizzi Irpino dove dovranno permanere a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

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