Era latitante, mostra documenti falsi: incastrato dalle impronte

Lo seguono fino a Napoli e lo arrestano perchè latitante. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Avellino, nel corso di un servizio di controllo effettuato nei pressi del casello autostradale Avellino Ovest, dopo aver notato un individuo che, con fare sospetto tentava di eludere i controlli, procedevano ad attivare un’altra unità operativa che, prontamente intervenuta, intraprendeva un servizio di pedinamento occulto dell’autovettura del sospettato, che li portava fino al centro storic…

Lo seguono fino a Napoli e lo arrestano perchè latitante. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Avellino, nel corso di un servizio di controllo effettuato nei pressi del casello autostradale Avellino Ovest, dopo aver notato un individuo che, con fare sospetto tentava di eludere i controlli, procedevano ad attivare un’altra unità operativa che, prontamente intervenuta, intraprendeva un servizio di pedinamento occulto dell’autovettura del sospettato, che li portava fino al centro storico della città di Napoli, ove s’incontrava con altri soggetti, apparentemente di nazionalità straniera.
I Finanzieri, pertanto, decidevano di intervenire e procedere al controllo: a richiesta dei militari, il cittadino extracomunitario esibiva un passaporto apparentemente genuino, rilasciato dalle autorità bulgare. I finanzieri, ulteriormente insospettiti dal fatto che il soggetto dichiarava di non avere fissa dimora in Italia e che era stato trovato in possesso di targhe e libretti di circolazione bulgari, di cui non aveva fornito spiegazioni plausibili, di numerosi biglietti ferroviari, della metropolitana di Roma e di autolinee laziali, di una carta prepagata postepay e di nr. 3 schede telefoniche – di cui una internazionale –, procedevano ad un controllo approfondito del soggetto, mediante rilievi fotodattiloscopici.
Dalla comparazione delle impronte digitali con quelle presenti nella banca dati del Casellario Centrale d’Identità, si è scoperto che l’identità del soggetto fermato non era corrispondente al nominativo riportato nel documento, e che, oltre ad avere precedenti specifici per ricettazione, fabbricazione e possesso di documenti falsi, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Como in data 14.03.2012 e non ancora eseguito, attesa l’irreperibilità del destinatario.
A conclusione delle attività, il soggetto albanese veniva tratto in arresto in esecuzione del citato provvedimento restrittivo, ed associato alla Casa Circondariale di Poggioreale, mentre il materiale di dubbia provenienza di cui era in possesso, veniva sottoposto a sequestro, insieme al documento d’identità falso.

SPOT