Distribuzione illegale di gasolio: Finanza sequestra due impianti

Nell’ambito di un vasto piano d’intervento predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, per contrastare le frodi nel settore della commercializzazione dei carburanti per autotrazione, le Fiamme Gialle di Avellino hanno sequestrato, nell’ultima settimana, circa 5 tonnellate di prodotti energetici e denunciato alla magistratura 2 gestori d’impianti di distribuzione carburanti ad uso privato, totalmente abusivi. …

Nell’ambito di un vasto piano d’intervento predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, per contrastare le frodi nel settore della commercializzazione dei carburanti per autotrazione, le Fiamme Gialle di Avellino hanno sequestrato, nell’ultima settimana, circa 5 tonnellate di prodotti energetici e denunciato alla magistratura 2 gestori d’impianti di distribuzione carburanti ad uso privato, totalmente abusivi.
Le attività poste in essere dai finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Avellino, agli ordini del Ten. Raffaele Del Vecchio, hanno interessato gli impianti di distribuzione carburanti privati, per verificare l’osservanza delle stringenti normative in essere nel delicato comparto degli oli minerali che, controllo durante, ha invece rivelato la sussistenza di illeciti a rilevanza penale.
Sulla scorta di dati e notizie acquisite nel corso di un’intensa attività info-investigativa, effettuata con sopralluoghi ed appostamenti, venivano localizzati in provincia di Avellino, e specificatamente nei comuni di Montemarano e Cesinali, due impianti di distribuzione di carburante irregolari, costituiti da 2 serbatoi, ciascuno di 9.000 litri di capienza, muniti di contalitri e pistola erogatrice, del tutto abusivi.
La constatazione dell’assoluta assenza di autorizzazioni, alla base della costituzione di detti depositi, di particolare rilievo per l’incolumità pubblica per l’alta infiammabilità dei prodotti, non poteva che far scattare l’intervento diretto presso i suddetti impianti, dopo aver identificato i vari titolari delle relative attività ispezionate. Venivano, così, contestate violazioni di natura penale ed amministrativa, scaturenti dalla mancanza di autorizzazione per il deposito di oli minerali all’interno del perimetro aziendale. La pericolosità è maggiormente rimarcata dal fatto che la capacità totale dei distributori, a pieno carico, ammontava a 18.000 litri di prodotto energetico.
L’attività si concludeva con il sequestro di 5.000 litri di gasolio per autotrazione e di 2 impianti di erogazione di carburanti ad uso privato (irregolarmente costituiti), corredati di elettropompa volumetrica, di cisterna e pistola erogatrice. Nei confronti dei titolari delle società, scattava la denuncia per i reati previsti dall’articolo 679 del codice penale (omessa denuncia di materiale esplodente), dall’articolo 16 del Decreto Legislativo nr. 139/2006 (attinente i certificati di prevenzione-incendi), nonché dall’articolo 46 del Decreto Legislativo nr. 81/2008 (tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro).
In aggiunta alle violazioni penali, sono state contestate anche violazioni amministrative pari a 10.000 euro, in quanto i suddetti responsabili non sono stati in grado di esibire la prescritta autorizzazione comunale per l’attività di distribuzione di carburanti in impianti ad uso privato, in violazione al Decreto Legislativo nr. 32/1998 e della Legge Regionale Campania nr. 6/2006.

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