Di ritorno da Napoli con crack e marijuana: nei guai due giovani

Un sequestro di crack e marijuana, con conseguente segnalazione di due giovani avellinesi che facevano rientro nel capoluogo irpino dopo essersi “approvvigionati” nel napoletano: questo gli esiti di un posto di blocco che, nell’ambito dello specifico piano a contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti con controlli in corrispondenza dei varchi d’accesso alla città, è stato attuato nel tardo pomeriggio di ieri al casello di Avellino ovest dell’A-16 dagli uomini della Compagnia di Avellino, agli ordini del maggiore Salvatore Serra.
Erano da poco passate le 17.00 quando l’attenzione dei finanzieri era richiamata da un’utilitaria di colore bianco con a bordo due giovani che, una volta giunti al casello autostradale, alla vista delle Fiamme Gialle mostravano si da subito dei segni di chiaro nervosismo prima rallentando di colpo e poi accelerando l’andatura dell’auto. La vettura era ovviamente oggetto di fermo per un controllo: in considerazione della palese agitazione del giovane alla guida (motivata, come si scopriva successivamente, dall’esser sotto effetto di sostanze stupefacenti), i militari si premuravano di chiedere vi fosse o meno droga a bordo della vettura.
Dopo un primo timido tentativo di negare un’evidenza sin troppo palese, di fronte alla determinazione di dar corso ad un accurato controllo del mezzo, i due ragazzi si decidevano a consegnare spontaneamente alcuni involucri. Il contenuto di quanto i ragazzi avevano cercato invano di nascondere nelle tasche dei pantaloni, alla luce di analisi speditiva a mezzo NARCOTEST in dotazione alle Fiamme Gialle, si rivelava immediatamente essere sostanza stupefacente che veniva quantificata in 2,5 grammi di crack e 2,3 grammi di marijuana.
Nei confronti dei due ragazzi, compiutamente identificati per tale I.A. (di anni 20), conducente dell’auto, e tale G.F.L. (di anni 19), entrambi residenti ad Avellino, scattava la prevista segnalazione alla Prefettura di Avellino in relazione alla constatata violazione all’articolo 75 del D.P.R. nr. 309/1990. Nei confronti del giovane alla guida dell’auto veniva altresì avviata la procedura finalizzata al ritiro della patente di guida.

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