Delitto Fosso Santa Lucia, si segue la pista della droga

Proseguono le indagini per chiarire la dinamica della tragica mattinata del 15 novembre scorso in via Fosso Santa Lucia, ad Avellino.

Si cerca di ricostruire quanto accaduto quel giorno, nel centro storico della città. Una giornata difficile da dimenticare per l’intera comunità irpina.

Una tragedia in cui hanno perso la vita due ragazzi (Claudio Zaccaria, 24 anni di Mercogliano, e Gianmarco Gimmelli, 32 anni di Monteforte Irpino – deceduto dopo tredici giorni di agonia all’ospedale Moscati).

Gimmelli era accusato di aver ucciso Zaccaria e di aver tentato di uccidere anche la fidanzatina della vittima, la 18enne Ylenia Fabrizio.

L’avvocato di quest’ultima presenterà domani mattina l’istanza alla Procura della Repubblica di Avellino per chiedere che la sua assistita venga nuovamente ascoltata dagli inquirenti.

Intanto, sono al lavoro i consulenti incaricati dai sostituti procuratori, Paolo Galdo e Vincenzo Toscano, titolari del fascicolo, per una serie di approfondimenti. L’esperto Angelo Martini sta passando al setaccio smartphone, tablet e computer dei tre ragazzi, con particolare attenzione a messaggi, whatsapp, email. Sotto la lente anche i tabulati telefonici, per studiare le chiamate intercorse tra loro, e non solo.

Il medico legale Lamberto Pianese ha invece esaminato le ferite sui corpi di Gianmarco Gimmelli e Ylenia Fabrizio per fornire indicazioni su cosa sia avvenuto in quella casa prima del delitto e del ferimento della ragazza, attinta con tre fendenti al collo. Gli esiti dei test medico legali saranno utili per avere un quadro più dettagliato. Altrettanto importanti saranno i risultati dei test tossicologici compiuti sia per Gimmelli sia per Zaccaria.

Bisognerà aspettare ancora qualche giorno per conoscere l’esito dei risultati.

La pista seguita dagli inquirenti riguarderebbe anche la realtà dello spaccio in città e in alcuni comuni dell’hinterland.

SPOT