Delitto del commerciante cinese, nuova perizia:”Omo incapace di intendere”

Tribunale Avellino

Robert Omo al momento del delitto avvenuto a Monteforte irpino nel luglio del 2022, era affetto da un grave disturbo mentale con la compromissione della sua capacità di intendere”.

Questa è la conclusione principale della perizia commissionata dalla Corte di Assise di Avellino nell’aprile scorso e condotta dalle specialiste Enrichetta Fotino, psichiatra e psicoterapeuta, e Rosa Bruno, docente di Psicoterapia e consulente giuridica. La relazione, depositata nelle scorse settimane, sarà discussa nell’udienza di domani davanti alla Corte di Assise di Avellino, presieduta dal giudice Gian Piero Scarlato.

Secondo le due professioniste, che hanno avuto diversi colloqui in carcere con Omo, l’imputato soffriva di schizofrenia paranoide al momento dei fatti. Dalla relazione eseguita emerge un altro aspetto rilevante delle due perite: la pericolosità sociale di Omo che è elevata e potrebbe essere gestita in una Rems, almeno inizialmente. Ora si attende la decisione dei magistrati.

Il venticinquenne, difeso dal penalista Nicola D’Archi, è accusato di omicidio aggravato da futili e abietti motivi, tentato omicidio con le stesse aggravanti e furto di due martelli. La mattinata di follia è avvenuta lungo Via Nazionale a monteforte, quando Omo, aveva raggiunto a piedi Monteforte. Una volta entrato nel Beautiful City, il negozio gestito da anni dalla vittima Gao Yuancheng, si è trovato davanti Krasimir Petrov Tsankov, 49enne bulgaro. Quest’ultimo era di spalle e, in quel momento, Robert Omo lo avrebbe violentemente colpito. Alla vista di quanto stava accadendo, è intervenuto il Yuancheng Gao, titolare dell’esercizio commerciale. Robert Omo, però, che ancora brandiva il martello con cui avrebbe colpito Petrov, avrebbe rivolto la sua aggressività verso il 56enne lasciandolo privo di vita a terra.Per Gao Yuancheng non c’è stato nulla da fare, mentre Krasimir, dopo un lungo ricovero al Moscati, è sopravvissuto alla furia omicida del nigeriano. L’uomo è stato fermato dai residenti della zona, due operai della Giordangomme e dai Carabinieri della Compagnia di Baiano. La famiglia del commerciante si è costituita parte civile con l’avvocato Costantino Sabatino.

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