Delitto Cipolletta, il nipote: “Troppi silenzi”

Delitto Cipolletta, il nipote: “Troppi silenzi”
“Vogliano giustizia, intorno all’omicidio ci sono troppi silenzi”. Quattro mesi dopo, ancora nessuna traccia dell’assassino e degli assassini di Sabino Cipolletta, l’ex autista di scuolabus, ucciso nella sua abitazione di via Nazionale a Contrada la sera del 29 settembre scorso. I familiari del 64e…

Delitto Cipolletta, il nipote: “Troppi silenzi”

“Vogliano giustizia, intorno all’omicidio ci sono troppi silenzi”. Quattro mesi dopo, ancora nessuna traccia dell’assassino e degli assassini di Sabino Cipolletta, l’ex autista di scuolabus, ucciso nella sua abitazione di via Nazionale a Contrada la sera del 29 settembre scorso. I familiari del 64enne escono nuovamente allo scoperto per lanciare un appello. “Un uomo mite, buono, disponibile con tutti – dice Pierpaolo Cipolletta, nipote della vittima – impossibile che nessuno abbia visto: nostro zio è stato barbaramente assassinato in un giorno di festa, in giro c’erano tantissima gente. Vogliamo giustizia. Le ipotesi sono tante, ma fino ad ora non c’è stato nessuno riscontro: chi sa qualcosa si faccia avanti anche in forma anonima”. Il corpo senza vita di Sabino Cipolletta fu trovato il giorno dopo il delitto da una conoscente che si era recata nell’abitazione dell’anziano, appena fuori dal centro abitato di Contrada, per una visita di condoglianze. Sabino Cipolletta, da poco aveva perso uno dei fratelli. Il 64enne era riverso a terra sul pavimento della cucina in una pozza di sangue. Ancora da stabilire l’arma utilizzata: si è parlato di una padella o di un ferro da stiro. Cipolletta fu colpito più volte con violenza al volto e al capo.

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