Comune di Avellino sotto inchiesta, l’avvocato Petrillo: “Inquietante il ritmo serrato di perquisizioni e acquisizioni”

Inchiesta Comune di Avellino

L’inchiesta giudiziaria sul Comune di Avellino prosegue senza sosta tra perquisizioni continue e acquisizioni di  nuovi atti eseguiti dai organi di polizia giudiziaria su delega della Procura. Un ritmo incessante di indagini,  che ha portato ad  un nuovo avviso di garanzia per il sindaco di Avellino, Gianluca festa.

Il primo cittadino  è indagato non solo nella vicenda degli appalti pubblici con le accuse, tra le altre, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, ma anche per le delibere non pubblicate  sull’albo pretorio comunale e per le quali gli sarebbe contestata, per ora, come  ipotesi di reato l’omissione in atti d’ufficio.

Sull’inchiesta il difensore di fiducia del primo cittadino, il noto penalista Luigi Petrillo, ravvisa una situazione anomala mai vissuta finora nella sua carriera professionale. “È inquietante il ritmo serrato delle perquisizioni e delle acquisizioni di delibere e documenti disposti dalla Procura di Avellino nelle indagini che chiamano in causa il sindaco Gianluca Festa. Nella mia lunga esperienza, non ne ho memoria”.

E sulle delibere acquisite nei due blitz effettuati dai militari dell’Arma negli uffici del Palazzo di Città, l’avvocato Petrillo ha fatto chiarezza: “Non esiste un filone Eurochocolate, non esiste un filone Grande Srl, in realtà non esiste alcun filone. Di questo e altri presunti non vi è traccia negli atti. I documenti, che abbiamo a disposizione non consentono di comprendere se la procura abbia nel mirino quell’appalto, quell’affidamento o quella gara. Non lo sappiamo perché- conclude l’avvocato Petrillo- non ci viene detto”.

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