Processo Clan Partenio, pm antimafia Rossi: “Il testimone avvicinato per affermare il falso”

Tribunale di Avellino

Nuova udienza stamattina presso il tribunale di Avellino del processo clan Partenio, che vede imputati gli affiliati dell’organizzazione criminale accusati di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti.

Dinanzi al collegio presieduto dal giudice Gianpiero Scarlato con i giudici a latere _ Giulio Argenio e Lorenzo Corona – sono stati ascoltati i testimoni citati dall’avvocato Gaetano Aufiero. L’udienza si apre con la richiesta del pm antimafia Simona Rossi sull’escussione di Giuseppe Cutillo, avvenuta il 13 febbraio in aula: il teste sarebbe stato avvicinato da persone che in qualche modo avrebbero alterato le sue dichiarazioni.

La richiesta viene contestata dalla difesa che, tramite l’avvocato Aufiero, sostiene che mancherebbero elementi per desumere che Cutillo sia stato minacciato per affermare il falso durante la sua escussione in aula. Il primo ad essere ascoltato è stato un ex brigadiere dei carabinieri in pensione che ha ricostruito in aula alcuni episodi di violenza avvenuti nel comune di Monteforte e che vedrebbero coinvolto un pregiudicato di Monteforte noto alle forze dell’ordine.

Anche il secondo testimone in aula ha raccontato di essere stato vittima di un episodio di violenza, ma di non aver proceduto a denunciare l’ aggressione alle forze dell’ordine. Significativa la testimonianza del terzo teste un imbianchino, che ha affermato di aver versato 2000 euro,  ad uno degli imputati perché potesse favorire l’assunzione della figlia.

Somma mai restituita a cui si era aggiunto il compenso di 1500 euro per alcuni lavori di pitturazione eseguiti in un locale allestito dall’ imputato. Una somma di 3500 euro mai saldata e andata completamente perduta da quanto affermato dal teste in aula.

Il quarto testimone, un istruttore di guida, ha affermato di aver conosciuto Carlo Dello Russo in merito a degli acquisti di auto usate avvenute tra il 2017 ed il 2018 e Pasquale Dattolo in seguito ad alcune pratiche automobilistiche. Il teste ha affermato che avrebbe versato, poco più che maggiorenne, a Pasquale Dattolo mille euro per il conseguimento della patente.

La pratica non sarebbe mai stata avviata e nonostante i tentativi da parte del testimone di rientrare in possesso della somma: i soldi sono andati perduti. Inoltre il teste ha affermato che sarebbe stato lui a presentare Dattolo a Carlo Dello Russo che pure avrebbe versato soldi per il conseguimento della patente. La prossima udienza è attesa per il 13 marzo, quando saranno ascoltati gli altri testimoni della difesa.

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