Carboni-Lombardi: c’è il rischio di reiterazione
Una società segreta che era ed è in grado di interferire sulle scelte delle istituzioni: ecco perché Carboni e l’irpino Lombardi devono rimanere agli arresti. Così il Tribunale del Riesame di Roma che ha deciso di mantenere la custodia in carcere sia per il faccendiere sardo che per l’ex sindaco di Cervinara, due dei principali indagati nell’inchiesta sulla cosiddetta P3. La detenzione – secondo quanto deciso dai giudici romani – deve essere confermata in quanto appare necessario impedire la prosecuzione dell’attività delittuosa. Nel provvedimento vengono ripercorse tutte le tappe della vicenda tra cui le riunioni in casa Verdini, le pressioni sul Csm, il caso della esclusione della lista del governatore della Lombardia Formigoni, l’avvicinamento dei giudici della Consulta per il Lodo Alfano e il caso del falso dossier per screditare il governatore della Campania Stefano Caldoro.




