Azione Giovani chiede chiarezza su impatto discariche abusive

Azione Giovani chiede chiarezza su impatto discariche abusive
In merito al grave fatto di cronaca riguardante l’operazione condotta ad Avellino dal GIP del Tribunale di Napoli e che ha portato alla denuncia di 25 persone (di cui quattro già agli arresti domiciliari) e al sequestro di 10 siti nel territorio provinciale adibiti a discarica abusiva, il Coordiname…

Azione Giovani chiede chiarezza su impatto discariche abusive

In merito al grave fatto di cronaca riguardante l’operazione condotta ad Avellino dal GIP del Tribunale di Napoli e che ha portato alla denuncia di 25 persone (di cui quattro già agli arresti domiciliari) e al sequestro di 10 siti nel territorio provinciale adibiti a discarica abusiva, il Coordinamento Provinciale di Azione Giovani, la Presidenza cittadina e l’Esecutivo Provinciale chiedono un corale intervento da parte delle Amministrazioni comunali e Provinciale, dei media, delle Associazioni di volontariato, dell’ARPAC e di quanti altri intendano aderire perchè si faccia assoluta chiarezza sull’impatto ambientale che tali discariche abusive hanno già comportato o potrebbero comportare se lasciate all’incuria. Urge, ad asempio, da parte dei sindaci dei comuni interessati di disporre, con ordinanza, il divieto assoluto di accendere fuochi o fumi per uso agricolo nelle prossimità dei luoghi oggi sotto sequestro. In particolare una situazione gravissima e preoccupante insiste proprio nella città di Avellino, in località cda Chiaira: in una azienda agrituristica sono stati utilizzati materiali pericolosi (traversine ferroviarie, palature elettriche, ecc) destinati allo smaltimento ed invece impiegati per recizioni e contenimento del suolo. Tali materiali, se a contatto con fiamme, possono sprigionare agenti cancerogeni in tutta l’area, densamente abitata. Desta meraviglia che sia stato il Tribunale di Napoli ad intervenire su una vicenda che, al contrario, sarebbe dovuta essere stata controllata e naturalmente evitata dai preposti organi locali. Adesso il Comune di Avellino non indugi ulteriormente e garantisca quanto prima il rispetto della legalità e della salute pubblica.

SPOT