Aveva pensione da cieco, ma guidava un trattore

Aveva pensione da cieco, ma guidava un trattore

ALTA IRPINIA – Due clamorosi casi di falsi invalidi sono stati scoperti in seguito ad un’accurata attività di carattere investigativo da parte dei carabinieri della Compagnia di Montella. Nel primo caso il falso invalido, oltre ad essere pensionato per la sua cecità, doveva essere addirittura accompagnato da un familiare che percepiva la cosiddetta indennità di accompagnamento.
Tutto è nato quando i Carabinieri controllavano il finto cieco che stava tranquillamente manovrando un grosso trattore e stava arando alcuni terreni. L’immediato controllo dei Carabinieri ha avviato una serie di verifiche che hanno smascherato il falso invalido visto che i Carabinieri hanno, innanzi tutto, scoperto che stava guidando senza essere provvisto della patente, revocatagli proprio per la sopraggiunta cecità.
Proprio questo particolare ha fatto scattare ulteriori accertamenti che hanno permesso ai Carabinieri di scoprire che il pensionato percepiva illegittimamente una pensione di invalidità ed accompagnamento proprio per la sopraggiunta cecità che gli era costata la revoca della patente. Da una parte, dunque, il finto cieco lavorava nei campi con il suo trattore, dall’altra percepiva ingiustamente una pensione truffando lo Stato.
Nel secondo caso, invece, il falso invalido che percepiva una pensione di invalidità totale e permanente con accompagnamento, era riuscito ad ottenere nuovamente la patente revocata per la sopravvenuta invalidità per il Morbo di Parkinson e per problemi alla deambulazione.
Tuttavia, il finto pensionato per ottenere nuovamente la patente di guida si era sottoposto a nuove visite ed i medici che lo avevano visitato avevano rilasciato certificati medici che attestavano, viceversa, l’assenza di minorazioni invalidanti e la conseguente idoneità al conseguimento della patente.
I controlli nei Carabinieri, che già in precedenza avevano avviato il procedimento per la revoca del documento di guida, hanno permesso di riscontrante le incongruenze tra le opposte certificazioni mediche e segnalato il tutto alla Procura della Repubblica. Grazie alla nuove visite mediche e le conseguenti certificazioni che attestavano l’assenza di invalidità i Carabinieri hanno comparato i diversi certificati medici e, attesa l’assenza di handicap, hanno contestato al finto invalido la truffa ai danni dello stato visto che percepiva ingiustamente pensione e accompagnamento.
Avuto conferma delle invalidità e delle indennità di accompagnamento, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà per “truffa ai danni dello stato” i falsi invalidi.

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