Ariano Irpino, abusi sessuali su una minore: condannato il patrigno

Tribunale Avellino

Emessa condanna ad anni nove di reclusione, il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, ed il pagamento di una provvisionale di 1500 euro in favore della parte civile. Questa la sentenza decisa dal Tribunale di Avellino per un 51enne di Ariano Irpino, ritenuto colpevole di abusi nei confronti di una bimba di di cui è il patrigno. Il Pubblico Ministero aveva chiesto anni 10 di reclusione.

La difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Caturano, aveva concluso con la richiesta di assoluzione, con la formula dubitativa, dell’imputato, per la cui dichiarazione di responsabilità si era espresso l’avvocato Giovanni Pratola, per la parte civile.
Prima della discussione, la deposizione della neuropsichiatra infantile Donatella Palma e della psicologa Rosetta Cappelluccio, alle quali il Tribunale aveva affidato l’incarico di una perizia per verificare l’attendibilità, confermata, della minore.

Nell’estate del 2021 l’uomo era stato arrestato dagli agenti del Commissariato del Tricolle. Era finito in carcere, poi aveva ottenuto i domiciliari, ai quali era rimasto fino allo scorso gennaio, quando la misura era stata sostituita con quella del divieto di avvicinamento alla piccola.

L’inchiesta era stata avviata dopo la denuncia della madre che aveva rinvenuto  nella camera da letto della figlia una lettera in cui lei descriveva le ‘attenzioni’ ricevute dagli inizi del 2020 a giugno del 2021: secondo gli inquirenti, quando lei aveva 9 anni, lui l’avrebbe toccata nelle parti intime e le avrebbe mostrato i genitali, costringendola a subire atti sessuali.

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