
Il tribunale di Benevento ha inflitto una pena di cinque anni e sei mesi ad un 75 enne originario di Mirabella Eclano e con un passato lavorativo nel settore bancario, ritenuto responsabile di truffa aggravata continuata e di esercizio abusivo di attività finanziaria.
L’imputato, sottoposto agli arresti domiciliari dal maggio 2024, era stato accusato di aver raggirato numerosi risparmiatori promettendo investimenti sicuri e profitti elevati.
Durante il processo, la difesa, rappresentata dagli avvocati Antonio Leone e Luigi Marino, ha cercato di contestare le accuse e di proporre una diversa interpretazione degli eventi. Il giudice ha lo ha condannato a 5 anni e sei mesi contro i sei anni richiesti dal pubblico ministero Angela Sorvillo.
Oltre alla condanna, il tribunale ha stabilito che l’ex bancario dovrà risarcire le undici parti civili coinvolte, con l’entità del danno da quantificare in un procedimento separato. È stata inoltre disposta una provvisionale complessiva di 100mila euro a favore delle parti lese.
L’indagine ha ricostruito un modus operandi sistematico: l’uomo avrebbe sfruttato la sua esperienza bancaria e la fiducia guadagnata nel tempo per presentarsi come promotore finanziario, inducendo molte persone a consegnargli i propri risparmi, per un ammontare complessivo superiore a un milione di euro, senza però restituirli.
Secondo gli inquirenti, il metodo utilizzato era sempre lo stesso. Dopo aver conquistato la fiducia delle vittime, spesso legate da rapporti di amicizia o parentela, forniva documenti su carta intestata riconducibili falsamente a un istituto di credito, alimentando così la convinzione della legittimità degli investimenti. Le vittime si sono insospettite soltanto nel momento in cui, richiedendo la liquidazione dei fondi, si sono trovate di fronte a ritardi e giustificazioni da parte dell’ex bancario, che consigliava di evitare denunce per non allungare ulteriormente i tempi di restituzione.