Abusa sessualmente della figlia: arrestato

Abusa sessualmente della figlia: arrestato

Abusa della figlia di tredici anni: dopo un anno di indagine è finito in manette. Questa, i carabinieri della tenenza di Dolo, provincia di Venezia, hanno tratto in arresto un 49enne irpino, là emigrato per lavoro, in esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuali su minori, violenza privata e calunnia, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, dott. Giuseppe Riccardi, su richiesta del pubblico ministero dott. Tufano, che ha coordinato per oltre 12 mesi le indagini condotte dai carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Avellino. Le indagini erano state avviate il 3 giugno del 2009, quando una donna di Avellino si presentò, assieme alla figlia all’epoca 13enne e alle assistenti sociali del Comune di Avellino, presso la Stazione dei Carabinieri di Avellino per denunciare gli abusi sessuali che il suo compagno convivente stava da tempo praticando sulla loro figlia. Nella denuncia, la donna ha detto ai carabinieri di aver scoperto da una decina di giorni che la figlia, nata dal suo attuale rapporto sentimentale con quest’uomo, peraltro da sempre molto violento, stava abusando sessualmente della loro figlia 13enne già da forse 3 anni. La donna ha anzitutto iniziato a descrivere il compagno come un uomo molto violento e che in passato, proprio a causa delle continue percosse, le aveva cagionato addirittura la perdita di un occhio, la frattura di una costola e una lesione al menisco, chiaramente mai denunciate. Ma il vero problema era un altro. La donna, infatti, circa dieci giorni prima, aveva avuto una confidenza della figlia, la quale le aveva espresso il proprio disagio rispetto ad alcune strane ed eccessive, quasi morbose, attenzioni del padre che, quando si trovavano da soli, le poneva insistenti domande a riguardo delle sue frequentazioni con i ragazzi coetanei. Ma la donna, invero, già aveva avuto delle strane sensazioni a riguardo, principalmente dovute a un recente attaccamento morboso nei confronti della figlia, con episodi di somma gelosia e ad alcune strane domande rivolte dal compagno a riguardo della loro sfera sessuale. Però, ad apprendere della reale consistenza degli abusi sessuali sulla figlia, è stato un colloquio con una insegnante, che le ha riportato le parole di una compagna di classe, alla quale la figlia 13enne avrebbe confidato di essere costretta a dei rapporti sessuali con qualcuno. È stato così che la donna ha infine scoperto che da oltre 3 anni, la figlia allora tredicenne era costretta dal padre a intrattenere con lui frequentissimi rapporti sessuali, soprattutto in orario notturno ed addirittura nella stanzetta della figlia, anche alla presenza di un altro figlio di appena 9 anni che, ai carabinieri, ha confermato di aver visto molte volte quegli episodi, fingendo di dormire. La ragazza non aveva mai detto nulla alla madre perché il padre le faceva continue minacce, diffidandola di non dire nulla a nessuno. In più d’un caso arrivò pure a minacciarla di morte, promettendo di uccidere pure la madre, se solo avesse riferito a qualcuno di quei rapporti sessuali. Già nell’immediatezza della denuncia, la donna e i figli furono subito allontanati dalla casa in cui convivevano con quell’uomo, affidandoli ad una comunità. Poi, durante le attività d’indagine, l’uomo ha tentato a più riprese di difendersi, addirittura calunniando la compagna e i suoceri e accusando il nonno materno degli abusi praticati alla figlia. Questa notte, però, l’aguzzino della figlia, che per cambiare vita già da qualche tempo si era trasferito in alta Italia, è stato arrestato dai carabinieri di Dolo (VE), ai quali i militari di Avellino hanno appunto richiesto, per competenza territoriale, di eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Avellino.

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