Vatti a fidare di Mauriello: arrestato pure Casimiro Lieto, da Telenostra a Rai2

Hai capito… E così pure lui, Casimiro Lieto, si era rivolto al giudice tributario Antonio Mauriello per aggiustare un processo. Riuscendovi pienamente.

S’era comportato come un soggetto qualsiasi, sfruttando l’amicizia con comprovinciale per ottenere un favore grande così.

I rapporti erano davvero amicali, come confermato dalle frequentazioni della signora Mauriello (moglie del magistrato arrstato e madre del presidente dell’Avellino calcio) presso casa Lieto, al quarto piano di Via Vittorio Fiorentino ad Avellino, zona Valle.

Il magistrato amico

Così fan tutti, perchè non approfittare del suo amico magistrato tributario magari adulandolo un pò e facendolo sentire, quindi, ancora più importante?

E così, il giornalista avellinese divenuto produttore televisivo di mamma Rai, quando la sua società di produzione aveva subìto un accertamento fiscale per svariate migliaia di euro, si era rivolto al giudice Mauriello (nato a Contursi Terme il 9/8/1946 e domiciliato a Salerno in Via Paolo Magaldi 5: così è scritto sull’ordine di esecuzione della misura carceraria) ma irpino di Morra dè Sanctis e da sempre con casa e studio ad Avellino.

Oltre alle frequentazioni di famiglia ad Avellino, chissà quante volte Casimiro Lieto aveva incontrato il potente giudice tributario a Roma, magari dandosi appuntamento dalle parti di Piazza Indipenzenza, dove hanno sede il CSM e il CDS, palazzi frequentati con disinvoltura dal Mauriello.

Incrocio pericoloso

Spesso s’incontravano proprio lì, nei pressi della stazione Termini, al crocevia della Piazza Indipendenza (casualità del nome…) tra la sede del Consiglio Superiore della Magistratura e la redazione centrale del Corriere dello Sport (e de L’Avvenire…), per fare un salto insieme in quegli uffici austeri del CSM o in quelle redazioni del CDS dove il giudice poteva vantare amicizie di spicco e conquistare ulteriori simpatie, al pari del produttore televisivo potente in Rai, promettendo entrambi chissà cosa, a destra e manca, oltre a farlo reciprocamente.

Ora si cominciano a delineare certi scenari che, fino a poco tempo fa, apparivano indecifrabili.

Ma il tempo è galantuomo…

Tu pure, Casimiro?

Come un qualsiasi comune mortale, pure il giornalista avellinese partito in punta di piedi dagli studi di Telenostra per arrivare a casa Rai, si era adeguato alle situazioni che sono ormai lo specchio dei tempi: corruzione, scambio di favori amicizie e tante pacche sulle spalle, dammi del tu che ti fò un favore, fammi venire in trasmissione, puoi assumere mio figlio?

E così, attraverso i buoni rapporti che il componente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, il potente Antonio Mauriello, pure il buion Casimiro aveva trovato la strada giusta, la conoscenza con il giudice giusto (?) che, entrato in confidenza con il noto produttore televisivo, senza indugi aveva chiesto l’assunzione per il figliolo. E che problema c’è? Un posto non si nega a nessuno, specialmente quando ci sono 230mila euro di mezzo.

Quanti soldi…

Casimiro Lieto, a quanto pare, peringraziarsi il giudice che doveva sistemare bene una pratica, avrebbe promesso un posto di lavoro per il figliolo di quel giudice arrestato sei mesi fa, che adesso risulta corrotto, mentre Antonio Mauriello (arrestato pure lui nell’ambito dell’inchiesta per l’aggiustamento delle sentenze), avrebbe promesso il successo in una causa a Lieto, con risparmio notevole di soldi.

In fin dei conti, a chi si faceva del male? Quei soldi risparmiati erano un minore introtito per lo Stato, unico a essere gabbato.

Tengo famiglia

Circa l’assunzione per il figlio Franco, il giudice Fernando Spanò, , presidente della IV sezione della commissione tributaria regionale di Salerno, ha spiegato: «Avevo il problema legato alla ricerca di un’occupazione stabile e remunerativa per mio figlio Franco, le cui precarie condizioni economiche oltre che familiari sono state la causa principale per la quale mi sono trovato coinvolto in tale vicenda illecita. Pertanto, proprio attraverso le interessenze e i legami di Antonio Mauriello a livello politico, contavo di trovare una sistemazione e una situazione di stabilità economica per mio figlio».

In questo contesto, scrive il gip nell’ordinanza di arresto, «Spanò colloca le sentenze favorevoli che ha emesso, su richiesta di Mauriello, a favore dell’imprenditore Casimiro Lieto il quale offrì al figlio un posto di lavoro».

Il magistrato tributario Mauriello Antonio, per il caso che ha portato all’arresto di Lieto, viene descritto – nell’ordinanza di custodia cautelare – capace di «pilotare l’iter procedimentale e condizionare favorevolmente l’esito di un procedimento tributario», che aveva un valore di quasi 230mila euro, nel caso riguardante proprio Casimiro Lieto.

Forza politica che lega

Nell’interrogatorio del 17 giugno 2019, il giudice Fernando Spanò ha fatto presente: «Mauriello, in virtù della funzione ricoperta presso il consiglio di presidenza della giustizia tributaria a Roma, ha più volte ostentato rapporti e contatti con esponenti apicali della Lega Nord, esercitando sui vari giudici un sentimento per così dire di riverenza».

Pure Casimiro Lieto ha mostrato simpatie per la Lega, ampiamente ricambiate, tanto da essere stato indicato quale possibile direttore di Rai Due proprio in quota Lega.

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E allora lega tu che lego anche io, diventiamo tutti “cumpari e cumparielli”.

I suoi rapporti con Matteo Salvini erano diventati eccellenti quando Casimiro Lieto si occupava del programma “La prova del Cuoco” con la bella Elisa Isoardi, all’epoca legara sentimentalmente al leader della Lega.

Scemato l’amore tra la Isoardi e Salvini, pure l’ascesa del Lieto verso i vertici della corazzata Rai si era interrotta, però era andato vicinissimo alla conquista del traguardo.

Che gol, presidente

Le intercettazioni nell’inchiesta documentano le accuse dei magistrati, per la vicenda legata al giornalista avellinese che, in una intercettazione telefonica, lo si ascolta dispensare complimenti a gogò nei confronti del potente giudice Antonio Mauriello. “Ma io lo sapevo che lo poteva fare solo un presidente sto gol”, gongola Lieto mentre parla con Mauriello e dopo avergli comunicato che “è arrivato il dispositivo”.

Mauriello replica senza tanto entusiasmo, come se fosse una cosa di ogni giorno: “E lo so”.

Lieto, sempre al telefono incalza: “E’ quindi un gollone, un gollone, un gollone; e io mi sono incontrato ieri sera abbiamo parlato un pò di lei, vi racconto più tardi che sto facendo una riunione di redazione”, facendo sentire il giudice tributario, in quel modo, ancora più importante. Mamma mia, si parla di me nelle riunioni di redazione della Rai…

Da Telenostra alla Rai

Casimiro Lieto, 56 anni, ha iniziato dal basso la sua brillante carriera che ora s’è interrotta per una triste vicenda di corruzione.

Iniziò da enfant prodige, quando aveva i calzoncini corti, a collaborare alla redazione irpina del “Roma” introdotto dal papà Gerardo (ex direttore del patronato Inas a Benevento) presso l’autorevole prof. Fausto Grimaldi che all’epoca era il responsabile dell’ufficio di corrispondenza di Avellino.

Il giovanissimo Casimiro cominciò a scrivere di tennis, poi di altri argomenti frivoli ma la sua smodata voglia di fare carriera lo portò a inserirsi nelle prime televisioni locali, approdando a Telenostra dapprima come collaboratore, poi quale responsabile marketing con studio Zeta, quindi diventando socio del potentissimo Pasquale Grasso, fino a estromettere l’illustre direttore poi morto di crepacuore nel giorno del suo onomastico (17 maggio), quasi senza fargliene accorgere. Lieto aveva portando dapprima, all’interno della proprietà, due facoltosi imprenditori arianesi che capivano un tubo di televisione, insieme ai quali fece praticamente fuori Grasso, diventando in realtà il vero padrone della televisione, fino al trasferimento dell’azienda televisiva al gruppo Piccirillo di Caserta per una vagonata di soldi.

Da Avellino e Roma

Pure Telenostra rappresentava ben poca cosa rispetto alle ambizioni e alla voglia di scalare gradini e gradoni di Casimiro Lieto.

E così, coi suoi modi garbati e la parlantina fluente, riuscì a ottenere qualche collaborazione presso mamma Rai, dapprima con il Festival di Sanremo e poi a Telethon, quindi il grande salto in alto con l’ingresso nella organizzazione del Pavarotti and Friends per approdare a «Domenica In», aiprogrammi «Una vela per sognare», «Sanremo festa d’estate», «Una giornata particolare» diventando quindi di Elisa Isoardi prima con «Il tempo e denaro» e «Buono a sapersi» quindi con «La Prova del cuoco» nel periodo in cui la conduttrice era la fidanzata dell’ex vicepremier Matteo Salvini.

Bella Ventura

Recentemente Casimiro Lieto si era occupato della «Vita in diretta», ridimensionato rispetto alla possibilità di diventare il capo di una delle due reti Rai, cominciando a vivere la parabila discendente, tanto da essere attualmente impegnato solo con la trasmissione sportiva condotta da Simona Ventura per RaiDue, «La Domenica Ventura» con il contratto fino al 24 maggio 2020.

Neanche il tempo di sapere del suo arresto e immediatamente Michele Anzaldi, parlamentare di Italia Viva e componente della commissione di vigilanza Rai ha interpellato l’azienda “per sapere come intende procedere nei confronti del dirigente arrestato”.

Semplice: sospeso dal servizio per causa di forza maggiore. Poi, quando tornerà in libertà, chissà…un posto non si nega a nessuno, tutti “tengono famiglia”, sia i giudici e che i dirigenti Rai.

Anche se Rai  fa sapere di avere “avviato l’iter per la risoluzione del contratto di collaborazione di Casimiro Lieto”.

Il quale adesso ha cose più delicate di cui occuparsi, cominciando da lunedì quando, difeso dall’avvocato Giovanni Sofia, nel carcere di Roma dovrà rispondere alle domande di un magistrato e spiegare come siano effettivamente andate le cose per risparmiare quei 230mila euro di tributi. Come un qualsiasi altro cittadino.

 

 

 

 

 

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