Solofra, la Procura sequestra l’impianto di depurazione

La Procura della Repubblica sequestra, in maniera preventiva, l’impianto di depurazione di Solofra. Il provvedimento è stato disposto dal Procuratore Rosario Cantelmo ed effettuata dal reparto Noe dei Carabinieri. Ci sarebbe anche un indagato, l’amministratore della società. Le accuse sarebbero di molestie olfattive.

Ad innescare il provvedimento della magistratura la mancata esecuzione di alcuni lavori di ammodernamento ed adeguamento. Da qui dunque il provvedimento di sequestro con facoltà d’uso.

Il gip ha riconosciuto il “fumus” di inottemperanza alle prescrizioni del decreto di autorizzazioni alle emissioni in atmosfera e gettito di cose idonee a molestare le persone. In pratica a seguito di accertamenti è venuto fuori la responsabilità del soggetto gestore alle prescrizioni che imponevano di adottare tutti gli accorgimenti necessari a contenere le emissioni nonchè la mancata comunicazione agli organi preposti delle risultanze agli adempimenti richiesti dalla Regione Campania.

Nel corso delle indagini sono state riscontrate criticità ed anomalie relative in particolar modo all’assenza di un idoneo sistema di abbattimento delle esalazioni maleodoranti immesse in atmosfera ed all’esercizio dell’impianto in assenza di autorizzazione unica ambientale.

 

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