Sciacalli in azione: falsi igienizzanti per Coronavirus, denunciato un irpino

Producevano falsi igienizzanti da vendere a prezzi competitivi, attraverso una rete di compiacenti commercianti.

Un irpino di 53 anni è stato denunciato dai Carabinieri che stanno svolgendo ora approfondite indagini per verificare la filiera della produzione e della vendita di materiale scadente e, sotto certi aspetti, addirittura dannoso messo in commercio con marchi dai nomi assai simili a quelli di note case produttrici.

La produzione illegale

Cisterne stracolme di detersivi e 5.000 flaconi di liquido per sanificare le mani, pronti per la rivendita.

Questi gli esiti di un ingente sequestro di materiale prodotto e stoccato in un laboratorio abusivo, individuato dai Carabinieri della Stazione di S. Vitaliano.

I militari, in procinto di controllare un soggetto sottoposto agli arresti domiciliari, hanno notato il movimento sospetto di due uomini che, alla loro vista, si sono rifugiati in un un capannone.

Insospettiti dal loro comportamento, i carabinieri li hanno seguiti e – una volta all’interno dello stabile – hanno scoperto un impianto illegale di produzione di detersivi di circa 400 mq.

Mercato parallelo

Oltre ai flaconi di liquido per la sanificazione delle mani anche decine di cisterne impilate lungo il perimetro del locale: al loro interno – in preparazione – prodotti destinati con ogni probabilità al mercato parallelo dei detergenti per la casa ed il bucato.

Il titolare, un 53enne originario della provincia di Avellino, è stato denunciato per frode in commercio, smaltimento illecito di rifiuti e scarico in fogna di rifiuti pericolosi: i liquidi di scarto della produzione erano infatti scaricati indiscriminatamente nella fogna pubblica. L’attività e tutti i materiali in essa rinvenuti sono stati sequestrati.

Continuano le indagini per verificare dove i prodotti siano stati commercializzati e per valutare la pericolosità delle sostanze illecitamente miscelate.

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