Rimpatriato l’uomo della bicicletta: da anni infastidiva donne e collezionava condanne

L’uomo della biciletta è tornato in Patria. Dopo anni di girovagare per Avellino, con i suoi zig zag in bicicletta, con i suoi atteggiamenti spesso invadenti,  soprattutto nei confronti di donne.

Il 50enne ucraino è stato espulso dal capoluogo irpino e quindi dall’Italia.

Ce n’è voluto ma questa volta non sono bastate l’intercessione di gente che spesso si era lasciata intenerire dagli atteggiamenti volutamente remissivi attuati dall’uomo ogni volta che era in odore di provvedimenti drastici.

Gli Agenti della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Avellino, hanno dato esecuzione all’espulsione dallo Stato del cittadino extracomunitario di 50 anni di nazionalità ucraina a seguito di sentenza di condanna irrevocabile pronunciata a suo carico dal Giudice di Pace di Avellino perché inottemperante all’ordine di lasciare lo Stato intimato più volte dal Questore di Avellino.

L’operazione è stata diretta dai funzionari Alessandra Calvino e Francesco Pugliese che avevano raccolto numerose istanze di cittadini

A carico del soggetto, nullafacente e con a carico precedenti di Polizia per furto ed oltraggi a Pubblico Ufficiale, aveva stabilito dimora al centro città (in uno stabile in Via Colombo).

A suo carico vi erano numerose segnalazioni da parte di condomini esasperati cittadini ed in particolare di donne poiché il soggetto era solito avvicinarle per strada ed importunarle rendendo più volte necessario l’intervento della volante.

Di recente la volante è ulteriormente intervenuta su segnalazione di condomini di uno stabile del centro cittadino (in viale Italia nei pressi della Chiesa di S. Ciro) poiché il soggetto si esibiva con mosse di karate a scopo dimostrativo anche con l’ausilio di un bastone, destando allarme e preoccupazione nei residenti.

Spesso era notato in giro a bordo della sua inseparabile bicicletta con la quale compiva numerosi giri e gimkaneper le strade del centro cittadino (lo si notava spesso contromano e pedalare in velocità) attirando l’attenzione dei cittadini per le sue sceneggiate e i proclami.

Il 50enne ha però concluso la sua carriera di ciclista-acrobata in quanto, non appena emessa la sentenza definitiva, è stato è stato fermato dai poliziotti e bloccato per essere accompagnato, con l’ausilio di scorta internazionale, presso l’aeroporto internazionale di Roma, dove ad attenderlo c’era un aereo con destinazione Kiev in Ucraina.

Per cinque anni non potrà tornare sul territorio italiano.

 

 

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