Mazzette per le sentenze pilotate: il giudice Spanò richiede il rito abbreviato

Al Giudice per le Udienze Preliminari, Gennaro Mastrangelo, i legali del giudice della commissione tributaria Fernando Spanò, e di Giuseppe De Camillis, vicepresidente della seconda commissione tributaria di Salerno, hanno chiesto il rito abbreviato.

Nel corso dell’udienza che riguarda la prima tranche dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Salerno, Elena Guarino, hanno chiesto il rito alternativo anche Franco Spanò, figlio del giudice tributario, Giuseppe Naimoli, Giuseppe De Vivo e la società Facomgas.

E’ importante l’iter processuale della prima tranche dell’inchiesta sugli sviluppi della seconda fase che lo scorso 18 ottobre ha portato all’arresto di altre sette persone, tra cui due avellinesi (il giudice tributario Antonio Mauriello e il produttore televisivo Casimiro Lieto, tuttoraagli arrestidomiciliari) con una dozzina di indagati per quella che viene definitiva l’indagine sulle sentenze pitolate presso la commissione tributaria regionale.

Una vicenda che, oltre i vari indagati, interessa pure società che avrebbero tratto benefici da tale modo comportamentale.

Nella prossima udienza – relativa al primo filone che lo scorso maggio portò a numerosi arresti – fissata per il 16 dicembre saranno valutate le altre posizioni relative a Cosimo Amoddio, Vincenzo Castellano, Angelo Criscuolo, Antonio D’Ambrosi, Alfonso De Vivo, Maria Evelina Di Nosse, Claudio Dusci, Cesare Gonnelli, Andrea Miranda, Giuseppe Piscitelli, Raffaele Romano, Aniello Russo, Salvatore Sammartino, Teodoro Tascone e delle società Metoda spa, Agrolatte srl, Esplana srl.

In quella sede potrebbero essere avanzate richieste di patteggiamento.

 

 

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