Maltrattamenti ai bambini dell’asilo: l’insegnante di religione trasferito in altro carcere

Carcere di Bellizzi -Avellino

La legge non scritta delle carceri è severa più di quella dei tribunali. In modo particolare nei confronti di quanti si rendono protagonisti di azioni delittuose nei confronti di minori.

I bambini non si toccano. I grandi, invece, rischiano di essere toccati in modo duro, nel silenzio delle carceri dove vengono ospitati in attesa dell’iter processuale.

Il Carcere di Bellizzi Irpino non è dotato di una specifica sezione che possa ospitare i detenuti accusati di maltrattamenti, molestie sessuali, e ogni altro reato nei confronti di minori.

Per Gerardo De Piano, uno dei quatto insegnanti in servizio presso l’asilo di Fratte di Solofra, nei cui confronti sono scattati i provvedimenti del giudice, c’è il rischio di essere vittima di azioni da parte degli altri detenuti.

Per l’insegnante di religione è imminente il trasferimento pressola struttura carceraria di Vallo della Lucania.

Il De Piano, che non è sacerdote ma diacono, aveva fruito del beneficio degli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Solofra ma i Carabinieri avevano attenzionato la situazione scoprendo, così, che le rigide prescrizioni indicate dal giudice non erano state rispettate.

Un soggetto agli arresti domiciliari non può ricevere persone estranee al proprio nucleo familiare e invece, chi ha fatto visita all’abitazione del maestro? La mamma di uno dei bambini dell’asilo di Fratte di Solofra (sarebbe stata una delle accusatrici nei confronti degli insegnanti), accompagnata dal’attivissimo prete che in varie interviste ha espresso vicinanza e affetto nei confronti del De Piano.

Perchè quella visita insolita?

In paese, a Solofra, si fanno disparate ipotesi, si raccontano tante cose ma sarà la magistratura a fare luce sulla reale situazione, quella relativa ai capi di accusa nei confronti degli indagati.

Particolare attenzione sarà rivolta pure alle modalità che hanno consentito al De Piano di ottenere l’incarico di insegnante di religione e ai motivi che vedono particolarmente attivo il parroco nel difendere il diacono, nel fornire giustificazioni, interpretazioni dei fatti, senza preoccuparsi alla stessa maniera del disagio vissuto dai bambini e dai loro familiari.

E’ prevista intanto per il 17 giugno la decisione del Tribunale del Riesame in merito alle istanze presentate dai legali che hanno richiesto la revoca delle misure adottate dal GIP Fabrizio Ciccone lo scorso 6 giugno nei confronti degli indagati.

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