Malasanità riconosciuta in Tribunale: medico e ospedale Moscati condannati

Un caso di malasanità riconosciuto in un’aula di giustizia.

Succede raramente e per questo, quando avviene, fa notizia.

Medico e ospedale sono stati condannati al risarcimento nei confronti di una paziente per avere sbagliato una colonscopia.

Ci sono voluti 10 anni, tempo e pazienza, ostinazione e determinazione ma alla fine è arrivata la sentenza di condanna.

Così ha deciso la seconda sezione civile del Tribunale di Avellino che ha condannato il dottor V.D.O. e l‘ospedale Moscati, in solido tra di loro, a risarcire un danno di circa € 250mila (esattamente € 249.361 e 40 centesimi) a una paziente.

C’è voluto tempo, e non poco, per giungere a sentenza. Il caso, infatti, era avvenuto dieci anni fa e lo scorso 16 marzo era stato registrato l’anniversario.

Quel giorno, il 16 marzo 2009, la paziente si recò presso l’ospedale Moscati di Avellino, all’epoca diretto dal dottor Pino Rosato. Secondo quanto emerge dalla sentenza, il medico non praticò l’opportuna e necessaria terapia di sedazione e antispastica alla paziente, nonostante fosse a conoscenza di una pregressa emicolectomia subìta in precedenza dalla donna, con asportazione chirurgica di parte del colon.

Nella sentenza si parla anche di altri particolari motivi che hanno portato alla condanna nei confronti del medico e dell’ospedale Moscati di Avellino.

Quella condotta procurò alla paziente grossi problemi quali una occlusione intestinale e una peritonite.

La donna scelse, ovviamente, di farsi operare presso l’ospedale di Battipaglia.

 

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