Eccolo nella foto scattata dal suo compagno di cordata pochi istanti prima di essere travolti dalla slavina.
E’ Giovanni Giarletta, 37 anni, Charly per tutti, di professione informatico ma con una passione enorme per la montagna.
Era originario di Montoro in provincia di Avellino ma viveva da tempo a Lecco.
Giovanni era rientrato lunedì scorso dalla scalata del Cerro Torre in Patagonia, dove aveva ripercorso la via aperta dal gruppo dei «Ragni», i mitici maglioni rossi, nel 1974.
In compagnia di Ezio Artusi, 42 anni, padre di due figli in tenera età, Giarletta era istruttore del servizio di emergenza del 118.
I due erano alpinisti esperti, tecnici della delegazione lariana del soccorso alpino.
Sono stati travolti da una valanga mentre stavano risalendo la montagna della Grignetta, in provincia di Lecco. Erano a circa duemila metri, stavano risalendo il canale del Sasso incastrato, nel comune di Ballabio, quando una slavina, ghiaccio e sassi, si è staccata dalla cima e li ha travolti.
Li hanno trovati morti, uno accanto all’altro, quasi in un disperato tentativo di aiutarsi, come avevano fatto decine di volte per salvare escursionisti in difficoltà.
Il funerale di Giovanni Giarletta si svolgerà lunedì alle 15.30 nella basilica di San Nicolò, a Lecco, mentre la camera ardente è stata allestita nella sala mortuaria dell’ospedale Alessandro Manzoni.
