In giro per i reparti del Moscati di Avellino a chiedere soldi: e la sorveglianza?

Una donna denunciata perchè si faceva dare soldi da pazienti e familiari delle persone ricoverate.

Dopo la vicenda del furto dei medicinali, avvenuto con sorprendente facilità nel reparto di farmacia, ora un’altra storia che mette a nudo le falle nei sistemi di vigilanza presso l’ospedale Moscati di Avellino.

C’è voluto l’intervento del personale della sezione Volanti della Questura di Avellino per individuare persone che chiedevano soldi a pazienti e familiari delle persone ricoverate presso il reparto di oncologia dell’ospedale Moscati.

Sono stati gli stessi familiari dei degenti ad avvisare la Polizia, prontamente intervenuta con gli uomini diretti dal vice questore Elio Iannuzzi.

E’ stata così individuata una donna che, indossando un camice da medico, chiedeva soldi alle persone ricoverate e ai familiari, da destinare a una non meglio precisata onlus che si occupava di ricerca e cure per malati affetti da tumore.

Secondo i racconti dei degenti, sarebbero state almeno due le persone che si aggiravano nei reparti con la stessa finalità.

Per il momento è stata denunciata la cinquantenne originaria della provincia di Salerno mentre sono in corso indagini per individuare altre persone che avrebbero svolto la stessa attività.

Questo è quanto venuto alla luce ma, secondo quanto si racconta in ospedale, sarebbero numerosi gli episodi simili a questo.

I medici e gli infermieri, impegnati in turni massacranti e alle prese con varie incombenze, non possono svolgere anche la vigilanza.

Il compito è demandato a chi opera all’interno e all’esterno della struttura ospedaliera con i compiti specifici.

 

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