Dentista avellinese ammazzato con la sua stessa pistola: la dinamica

Il dubbio era sorto tra quanti lo conoscevano: non poteva essere suicidio. Il dentista Ugo Masucci, professionista di 73 anni assai stimato, non avrebbe avuto motivi particolari per togliersi la vita.

Era stato trovato morto dinanzi alla sua abitazione in contrada Archi, indossava ancora cappotto e sciarpa. A poca distanza la sua pistola, regolarmente denunciata: questo particolare, in un primo momento, aveva fatto pensare a un possibile suicidio ma le indagini immediatamente svolte dai Carabinieri diretti personalmente dal loro Comandante, colonnello Massimo Cagnazzo, hanno in parte chiarito la dinamica dei fatti.

Il dottore Masucci sarebbe stato colpito da due proiettili alla testa dopo una colluttazione. Secondo una prima ricostruzione, l’omicidio risalirebbe a domenica sera quando il professionista è rincasato pressola sua villetta in contrada Archi, proprio difronte agli uffici amministrativi dell’Ospedale Moscati, a pochi metri dalla sala mortuaria dove la dottoressa Carmen Semenza sta svolgendo gli esami autoptici sulla salma per fornire maggiori indicazioni agli inquirenti.

Probabilmente il dottor Masucci avrebbe tentato di difendersi, di allontanare i malviventi i quali sarebbero entrati in possesso della pistola del professionista facendo per due volte fuoco, colpendolo alla testa. I bossoli rinvenuti sul posto e la pistola sono ora all’esame degli specialisti del Ris di Roma per ulteriori esami.

A rinvenire il cadavere del professionista era stata la figlia, il mattino del lunedì: non riuscendo a mettersi in contatto con il padre, era andata personalmente a casa, dove aveva rinvenuto il dottor Masucci ormai cadavere, in una pozza di sangue, proprio dinanzi l’abitazione.

L’accaduto ha creato preoccupazione tra gli abitanti della zona che, seppure vicina al frequentatissimo ospedale di Avellino, è abbastanza isolata nelle ore notturne.

 

 

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