Tragedia sul lavoro, Rifondazione vicina alla famiglia Riccio

La morte del giovane operaio, avvenuta nell’area PIP di Camporeale d’Ariano Irpino ci riempie di dolore e nello stesso tempo fa aumentare la nostra rabbia. Lo dicde il segretario provinciale di Rifondazone comunista, Tony Della Pia. Ecco il seguito della nota: “Non è assolutamente tollerabile che un lavoratore, mentre opera per garantire a se stesso e ai cari una vita dignitosa, perde la vita. Quanto accade c’indigna, sopratutto oggi, visto che a causa della crisi economica scarseggia l’offerta e quindi è facile ricattare gli operai, che pur di portare un tozzo di pane a casa, accettano anche condizioni estreme, in molti casi senza copertura assicurativa e, troppo spesso, in mancanza delle più elementari norme di sicurezza. Il governo Berlusconi ha forti responsabilità, perchè con una serie di manovre ha completamente smantellato le norme in materia e, sovente, ha legittimato l’utilizzo di mano d’opera irregolare considerandola una “risorsa importante per la crescita del prodotto interno lordo”. Questi incidenti provano che è necessario rivedere le regole d’assegnazione degli appalti pubblici e privati, escludendo e denunciando quelle imprese che praticano ribassi economicamente insostenibili pur di aggiudicarsi l’opera, spesso subappaltando categorie di lavoro a ditte che, costrette a comprimere i costi, utilizzano manovalanza irregolare, senza alcuna formazione, penalizzano gli oneri per la sicurezza,tutto ciò tra l’altro,causa di una dura concorrenza sleale nei confronti di chi rispetta le regole. E’ indispensabile inoltre, incrementare il personale addetto alla vigilanza e inasprire le pene per quanti speculano e si arricchiscono sulla vita degli operai. Noi invitiamo le istituzioni, le organizzazioni sindacali, gli organi ispettivi e previdenziali, le associazioni di categoria e, gli imprenditori onesti a far fronte comune contro un fenomeno tanto odioso quanto inaccettabile, per una società che ritiene d’essere civile. Commossi partecipiamo al dolore della famiglia del giovane Ettore”.

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