Traffico di farmaci per doping: arresti anche in Irpinia

I carabinieri del Nas di Napoli hanno eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nelle province di Napoli, Salerno, Avellino e Benevento, disposte dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore (Sa), a carico di preparatori atletici, un farmacista e frequentatori di palestre. L’indagine riguarda l’approvvigionamento, il traffico e lo spaccio di farmaci ad alto costo ad effetto dopante, estremamente pericolosi per la salute, procurati e distribuiti al di fuori dei canali uffi…

I carabinieri del Nas di Napoli hanno eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nelle province di Napoli, Salerno, Avellino e Benevento, disposte dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore (Sa), a carico di preparatori atletici, un farmacista e frequentatori di palestre. L’indagine riguarda l’approvvigionamento, il traffico e lo spaccio di farmaci ad alto costo ad effetto dopante, estremamente pericolosi per la salute, procurati e distribuiti al di fuori dei canali ufficiali.
L’esecuzione dei provvedimenti restrittivi – emessi dal GIP del Tribunale di Nocera Inferiore – sono il risultato di una prolungata indagine investigativa, iniziata nel 2013, che ha consentito ai Carabinieri del NAS di Napoli di individuare un’associazione a delinquere, formata da 4 proprietari atletici, un farmacista e 8 frequentatori di palestre che si approvvigionavano e spacciavano farmaci ad alto costo ad effetto dopante.
I Carabinieri del NAS hanno accertato che gli arrestati si rifornivano di farmaci anabolizzanti mediante ricettazione di refurtiva proveniente da furti e rapine di medicinali ad effetto dopante negli ospedali, per rivenderli ad una consolidata rete clientelare costituita da body builders, frequentatori di palestre ed atleti amatoriali praticanti diverse discipline sportive. I militari hanno avuto i primi riscontri dell’ingente traffico di anabolizzanti a seguito del sequestro di 700 specialità medicinali ad azione stupefacente e dopante tra cui soma tropina, testosterone, nadrolone, insulina, rinvenuti in casa di uno dei proprietari atletici.
I militari hanno ricostruito e delineato i ruoli degli arrestati in seno all’organizzazione criminale: il farmacista, in particolare, reperiva farmaci ricettati, li vendeva ai preparatori e frequentatori di palestre i quali, a loro volta, li spacciavano ad atleti amatoriali che li assumevano senza alcuna esigenza terapeutica.

SPOT