Solofra, minaccia parenti e carabinieri con una pistola: arrestato

CRONACA SOLOFRA – I carabinieri della locale Stazione sono stati richiesti d’intervento da un uomo del posto che, con voce concitata, segnalava che nel transitare lungo via P. Amedeo, era stato minacciato dal cugino S.L. con una pistola. L’uomo precisava che il cugino, affetto da disturbi di ordine mentale, era in un momento di crisi ed aveva minacciato con quella stessa pistola anche il padre, puntandogliela proprio sulla fronte e dicendo di volerlo ammazzare, per poi allontanarsi bordo della sua autovettura.
Immediatamente, i carabinieri si mettevano alla ricerca del fuggitivo, che tra l’altro è persona già ben nota alle forze dell’ordine per i precedenti penali e per la sua patologia mentale. Dopo circa un’ora di ricerche, a Solofra e nei paesi limitrofi, la pattuglia dell’Arma solofrana riusciva a rintracciare l’autovettura dell’uomo che, alla vista dei carabinieri, arrestava la marcia e scendeva dal veicolo.
Una volta a terra, il fuggitivo ha iniziato a profferire minacce verbali all’indirizzo dei militari operanti, intimandogli di andarsene altrimenti li avrebbe ammazzati, arrivando poi anche alle vie di fatto, puntando la pistola contro i carabinieri. A quel punto, i militari invitavano l’uomo a deporre l’arma e farsi controllare ma questi, dopo un iniziale tentennamento, saliva repentinamente sull’automobile, dirigendosi velocemente verso la propria abitazione.
Là giunto e sceso dalla macchina con l’intenzione di rifugiarsi in casa, i carabinieri riuscivano a bloccarlo. Perquisito subito l’uomo, i militari hanno gli hanno ritrovato addosso una pistola scacciacani modificata, quindi perfettamente utilizzabile per sparare, completa di caricatore e 7 cartucce calibro 7,65 e ben 2 coltelli a serramanico, assolutamente identici, e ciascuno complessivamente lungo 19,5 cm. Visto lo stato di agitazione del fermato, i carabinieri hanno subito richiesto l’intervento di un’ambulanza che, subito, lo portava al pronto soccorso dell’Ospedale “A. Landolfi”. Là, i medici e gli psichiatri lo riscontravano affetto da uno stato di agitazione in paziente in terapia” e lo dimettevano senza prognosi.
Terminate le operazioni, l’uomo è stato dichiarato in arresto per i reati di minaccia aggravata, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illegale di armi e munizioni. Dopo ciò, è stato subito accompagnato presso la casa circondariale di Avellino – Bellizzi Irpino, ove permane a disposizione dell’autorità giudiziaria che nei giorni prossimi vaglierà la sua posizione.

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