Ricercato per tentato omicidio: arrestato in una pizzeria svizzera

Aniello Manzi, pluripregiudicato di Quindici, ritenuto dalla Dda uno degli elementi di primo piano del gruppo alleato ai clan del Vallo di Lauro, è stato arrestato in Svizzera mentre si trovava in pizzeria con alcune persone di origini campane.
Alla vista della polizia elvetica ha anche cercato di fuggire, saltando da un finestra, ma è stato subito bloccato. Ora si trova nelle carceri di Lommis, a pochi chilometri da Zurigo, in attesa dell’estradizione. Il 45enne è accusato di tentato omicidio. I fatti risalgono a poco meno di due mesi fa quando a Castel Goffredo, in provincia di Mantova, l’uomo fece perdere le sue tracce subito dopo aver sparato con una pistola semiautomatica al rivale, un uomo di origini napoletane “colpevole” di non aver gradito la relazione tra sua moglie e Manzi.
La moglie di quest’ultimo, informata della relazione del marito, lo voleva cacciare di casa. Un affronto che fece perdere la testa al 45enne che decise di farla pagare al suo rivale. Lo andò a cercare portando con sè una pistola semiautomatica. Erano le undici di mattina quando il marito con un amico uscirono dalla sala scommesse di viale Montegrappa diretti alla macchina parcheggiata poco distante. Prima che riuscissero a salire in auto, partì il colpo di pistola che Manzi fece esplodere usando un guanto di lattice per non lasciare impronte: l’uomo venne mancato di pochi centimetri.
Il proiettile si conficcò nello specchietto retrovisore destro. Manzi, alla guida della sua Porsche Carrera scappò facendo perdere le sue tracce. L’auto venne ritrovata a Castiglione e restituita al figlio del 45enne, a cui era intestata. Manzi, che ha già alle spalle una serie di reati, è stato anche più volte citato nei verbali del collaboratore di giustizia Felice Graziano, che lo accusa, insieme ai suoi congiunti, di essere stato uno degli alleati nella guerra di camorra che tra il 90 e il 92 insaguinò il Vallo di Lauro.

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