Mirabella, l’appello di Michele Lizio: “Papa Francesco aiutami tu”

L’APPELLO – Chi aveva esultato, troppo presto, perché la storia dolorosa e misera di Michele Lizio aveva avuto un risvolto positivo dopo che l’uomo, muratore disoccupato e disabile al 75%, aveva tentato di farla finita ha dovuto, altrettanto molto presto, ricredersi. Abbandonato da tutti, tranne che da un professore, Antonio Grauso, appassionato ambientalista che si sta adoperando per trovargli un impiego dignitoso come manovale, Michele ha pensato di rivolgersi al nuovo pontefice. “Papa …

L’APPELLO – Chi aveva esultato, troppo presto, perché la storia dolorosa e misera di Michele Lizio aveva avuto un risvolto positivo dopo che l’uomo, muratore disoccupato e disabile al 75%, aveva tentato di farla finita ha dovuto, altrettanto molto presto, ricredersi. Abbandonato da tutti, tranne che da un professore, Antonio Grauso, appassionato ambientalista che si sta adoperando per trovargli un impiego dignitoso come manovale, Michele ha pensato di rivolgersi al nuovo pontefice. “Papa Francesco aiutami tu, soltanto tu puoi aiutarmi- ha esclamato tra le lacrime Michele Lizio, preso nuovamente dallo sconforto-, puoi intercedere con chi amministra e fa finta di non sapere il mio caso umano. Sono disperato, e se nessuno mi dà una mano, stavolta davvero la farò finita”. Più che un appello dettato dalla disperazione è una preghiera dolorosa e dignitosa quella di Michele, 60enne, vedovo e padre di due figli. Michele si asciuga gli occhi e tira un sospiro di sollievo. Chissà che la sua preghiera non venga ascoltata da papa Francesco, il papa dei poveri e degli ultimi.

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