Mancata bonifica di Piazza Castello, avviso di garanzia a Foti

Stamane gli agenti del Nipaf (nucleo ambientale del Corpo Forestale dello Stato) e il ctu nominato dalla Procura, Auriemma, hanno acquisito atti e documentazioni inerenti la progettazione della messa in sicurezza ambientale della falda acquifera sottostante la superficie del cantiere. Un intervento che avrebbe dovuto svolgersi mesi fa. Gli inquirenti hanno controllato pratiche, ordini di servizio e determine dirigenziali relative alle opere da realizzare e all’intero iter di pianificazione esecu…

Stamane gli agenti del Nipaf (nucleo ambientale del Corpo Forestale dello Stato) e il ctu nominato dalla Procura, Auriemma, hanno acquisito atti e documentazioni inerenti la progettazione della messa in sicurezza ambientale della falda acquifera sottostante la superficie del cantiere. Un intervento che avrebbe dovuto svolgersi mesi fa. Gli inquirenti hanno controllato pratiche, ordini di servizio e determine dirigenziali relative alle opere da realizzare e all’intero iter di pianificazione esecutiva. A quanto pare, il nuovo fascicolo riguarda i materiali ritrovati e gli esami ambientali effettuati. Con particolare attenzione ai test sui cumuli di terreno da rimuovere, per un totale di circa 500 metri cubi. E sui quali la Procura contesterebbe proprio le recenti contro analisi.
“I dati in nostro possesso – afferma l’avvocato Nello Pizza, legale del Comune e del sindaco Foti – relativi alle contro analisi realizzate sono negativi. Dunque, l’ipotesi di reato avanzata nei confronti del primo cittadino per omissione di atti d’ufficio, per non essersi subito attivato in una situazione di emergenza, cade immediatamente. Su quella superficie del cantiere non ci sono materiali nocivi e il giudice ci aveva già autorizzato a pulire e smaltire i cumuli di terra. Tanto è vero che avevamo già presentato l’istanza di dissequestro…”.

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