L’appello di Walter, disoccupato e separato: “Qualcuno mi aiuti”

LA DISPERAZIONE – Walter Cipriano è un giovane di Sturno, ex pasticciere ora disoccupato e da otto mesi separato. La moglie lo ha lasciato dopo aver perso il lavoro, e da allora per il 48enne che ha scritto una lunga e disperata lettera alla nostra redazione è iniziato il calvario dei padri che devono mantenere con grossi sacrifici una famiglia che non c’è più. “Prima ancora che finisse il mio matrimonio – scrive Walter Cipriano – ero alla ricerca disperata di un impiego, ma niente. Ho chiesto aiuto ai soliti politici di turno che ti promettono e poi si dimenticano subito di te. In fondo, i problemi sono sempre e solo di chi li ha e non pretendo certo di scaricarli ad altri”. E’ uno sfogo composto e dignitoso quello di Walter. Ed è lo sfogo di un uomo che ha sofferto tanto e nonostante tutto prova a trovare nuovi spunti per andare avanti. Eppure. “Ci sono dei momenti in cui lo sconforto prende il sopravvento – continua sempre Cipriano – e vorresti farla finita per sempre. Purtroppo, è capitato anche a me nell’ultimo periodo di gettare la spugna. La vita è un bene raro e prezioso, mi sono poi detto, e non può essere buttato via così nonostante tutto”.
La storia di Walter Cipriano ricalca quella di tanti uomini come lui, separati e senza lavoro, uomini ridotti in povertà da una legge sbilanciata che li penalizza. E quando non hai nemmeno un’occupazione allora sì che la vita diventa un percorso a ostacoli. “Non posso andare avanti così – si sfoga sempre Walter – perciò ho deciso di chiedere pubblicamente aiuto a qualche anima buona. Sono disposto a fare qualsiasi lavoro: l’importante è solo lavorare per garantire comunque un futuro ai miei figli e per non commettere sciocchezze. Qualcuno mi dia una mano”. E speriamo davvero di poter dare almeno noi una mano concreta a Walter Cipriano attraverso questo appello accorato lanciato dalla nostra testata.

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