Lavoro nero, Fai Cisl plaude operato della GdF di Ariano

“La FAI-CISL da sempre impegnata a contrastare il grave fenomeno del lavoro nero, del lavoro sommerso, apprende con sollievo i risultati dell’attività di controllo degli uomini della Guardia di Finanza di Ariano Irpino, promossa dal comando provinciale di Avellino”. E’ quanto afferma il segretario provinciale Raffaele Tangredi. “Il lavoro nero in agricoltura – prosegue – è una realtà che viene da lontano, trova ampie aree nelle quali attecchisce con minore resistenza per cause legate soprattutto alle condizioni di grande difficoltà sociali ed economiche della popolazione. In Irpinia il fenomeno, in passato, coinvolgeva soprattutto i braccianti locali che lavoravano nelle aziende agricole del Salernitano, Foggiano e Napoletano, oggi, invece, investe le stesse aziende agricole locali. Le ragioni sono da ricercarsi in una condizione sociale ed economica debole, povera, dove maggiore è la richiesta di lavoro ed ampia, per il datore di lavoro, la possibilità di scegliere tra un vero e proprio esercito di disoccupati e di disperati, in cerca di una occupazione per sopravvivere. Nel tempo il fenomeno si è evoluto, e non ridimensionato, oggi coinvolge soprattutto i lavoratori stranieri che lavorano e vivono in condizioni disagiate, sottopagati e senza alcuna tutela previdenziale e assistenziale. Difficile per un sindacato serio penetrare nel sistema a tutela e difesa dei lavoratori della terra senza diritti, siano essi locali o stranieri. Confidiamo pertanto che l’azione di contrasto al lavoro nero iniziata della Guardia di Finanza continui sul territorio Provinciale, facendo emerge quelle aziende agricole che operando nella illegalità, non solo sfruttano i lavoratori, ma mettono in serie difficoltà le aziende oneste immettendo sul mercato prodotti a costi inferiori. Non dimentichiamo, infine, che i lavoratori agricoli sono tra i primi per infortuni e decessi sul lavoro”, conclude Tangredi.

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