In casa con pistola e pugnale: arrestato custode di un convento

Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Avellino, nella giornata di ieri, condividendo l’operato dei Carabinieri della Compagnia di Baiano e la richiesta formulata dal Pubblico Ministero, ha convalidato l’arresto di una persona 50enne del posto, effettuato dai predetti militari lunedì 6 luglio 2015, sottoponendo lo stesso al regime degli arresti domiciliari. In particolare i militari dell’ NORM-Aliquota Radiomobile nella giornata del 6 luglio 2015 a seguito di una consistente atti…

Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Avellino, nella giornata di ieri, condividendo l’operato dei Carabinieri della Compagnia di Baiano e la richiesta formulata dal Pubblico Ministero, ha convalidato l’arresto di una persona 50enne del posto, effettuato dai predetti militari lunedì 6 luglio 2015, sottoponendo lo stesso al regime degli arresti domiciliari. In particolare i militari dell’ NORM-Aliquota Radiomobile nella giornata del 6 luglio 2015 a seguito di una consistente attività info-investigativa, alla luce dei diversi episodi criminali verificatisi nel mandamento negli ultimi tempi, caratterizzati dall’impiego di armi da fuoco, hanno tratto in arresto il custode di un noto convento della zona. In fatti il personaggio, a seguito di una perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di una pistola cal. 9 con matricola abrasa e relativo caricatore, 70 cartucce per pistola cal. 9, delle quali 50 modificate artigianalmente, mediante un grosso foro sull’ogiva al fine aumentarne in maniera esponenziale la deflagrazione della stessa e renderle altamente letali, inoltre un un pugnale di fattura artigianale con lama di 30 cm ben affilata.
Quanto scoperto, ben occultato all’interno di un mobile, al fine di eludere eventuali controlli da parte delle Forze di Polizia, veniva sottoposto a sequestro penale. La persona in questione è stata condotta in caserma e, al termine degli accertamenti previsti, dichiarata in stato di arresto, del quale ne veniva data notizia alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore dott. Rosario Cantelmo.

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