Il ministro Maroni plaude all’arresto di Schiavone

Il clan dei Casalesi è “sempre più debole perché viene colpito al cuore dei propri interessi patrimoniali” e l’arresto nella notte del ‘cassiere’ del clan, Vincenzo Schiavone, “rappresenta un’altra grande affermazione dello Stato contro la camorra”. Così in una nota il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che si è congratulato con il capo della polizia, Prefetto Antonio Manganelli, per l’operazione che ha portato all’arresto di Schiavone, latitante inserito nell’elenco dei cento latitanti più pericolosi d’Italia e ritenuto il cassiere del clan dei Casalesi, catturato nel corso della notte in una clinica di Sant’Angelo dei Lombardi nell’Avellinese. L’operazione è stata eseguita dalla polizia irpina e coordinata dal Servizio centrale operativo (Sco). Schiavone, 38 anni, era ricercato dall’ottobre del 2008 per essere sfuggito all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I principali reati a lui contestati sono: associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione pluriaggravata, ricettazione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco.

SPOT