Gestione asiatica per un’Irpinia a luci rosse: alta l’attenzione dei Carabinieri

L’Irpinia a luci rosse è un mercato che continua a rendere. I luoghi del piacere proibito sono sparsi, ormai, sull’intero territorio provinciale.
Numerosi gli appartamenti privati convertiti in alcove del sesso low cost, soprattutto di gestione asiatica.

Tredici, dall’inizio del 2018, le case d’appuntamento scoperte, e poi sigillate dai Carabinieri diretti dal colonnello Massimo Cagnazzo.
Diciotto le persone denunciate per avviamento e sfruttamento della prostituzione e quattro, tutte irpine, quelle arrestate per induzione al meretricio.

L’ultimo caso risale a qualche giorno fa: in un rione di Ariano Irpino, un cinese 48enne aveva messo su un redditizio giro d’affari sfruttando le grazie orientali di una connazionale che a sua volta adescava facoltosi clienti in rete mediante annunci ammiccanti pubblicati su un sito.

Le asiatiche stanno conquistando il mercato locale perché hanno un tariffario accessibile.

L’attenzione delle Forze dell’Ordine è concentrata soprattutto sui centri di massaggi.

Le attività apparentemente lecite possono nascondere altri generi di attività come quello appunto dello sfruttamento della prostituzione.

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