Fatto brillare un pericoloso ordigno bellico

Fatto brillare un pericoloso ordigno bellico
L’ordigno, che risale alla Seconda Guerra Mondiale, era stato ritrovato in località “Acqualemma” del Comune di Chiusano S. Domenico, alle pendici del monte Luceto, proprio nei pressi della Strada Provinciale che collega il Comune di Chiusano a quello di Castelvetere. La zona, inoltre, è frequentata…

Fatto brillare un pericoloso ordigno bellico

L’ordigno, che risale alla Seconda Guerra Mondiale, era stato ritrovato in località “Acqualemma” del Comune di Chiusano S. Domenico, alle pendici del monte Luceto, proprio nei pressi della Strada Provinciale che collega il Comune di Chiusano a quello di Castelvetere. La zona, inoltre, è frequentata da numerosi allevatori che portano i propri animali al pascolo e da pescatori. L’ ordigno – una grossa bomba da mortaio- era in pessimo stato di conservazione ed i Carabinieri di Montella sono stati costretti chiudere il tratto di strada circostante la zona del ritrovamento mettere in sicurezza l’intera area, in attesa dell’intervento degli specialisti militari del 21 Reggimento Genio Guastatori di Caserta nonché del Nucleo Artificieri Carabinieri, per la rimozione dell’ordigno e successiva bonifica. La bomba è stata dapprima trasferita in una cava dimessa, dove è stata interrata in una buca di circa 2 metri dove gli artificieri dell’Esercito e dei Carabinieri hanno posizionato delle nuove cariche esplosive intorno all’involucro già despolettato. Per farlo brillare sono stati necessari quasi 2 chili di esplosivo. Una volta accesa la miccia, infatti, è stata innescata un’esplosione che ha provocato un sordo boato ed una nuvola di terra nera. L’operazione è stata comunque non facile. L’intera operazione è durata oltre un’ora per la messa in sicurezza dell’ordigno bellico inesploso, risultato essere di produzione americana e presumibilmente datata 1943, visto che è stato necessario “despolettare” l’ordigno e trasportarlo presso la cava dimessa per farla brillare. Proprio per rimuovere la spoletta, a causa dell’eccessivo deterioramento, gli artificieri hanno impiegato molto tempo mentre, una volta messa in sicurezza, ci sono invece voluti pochi minuti per farla esplodere nella cava dismessa.

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