E’ morto il Notaio Gorruso, riferimento per intere generazioni

STURNO – Il cuore del notaio Angelo Gorruso ha cessato di battere. Ieri alle ore 18,00, la salma è stata tumulata presso il cimitero di Cervinara, paese d’origine e luogo in cui il Notaio Gorruso ha iniziato la sua lunga e prestigiosa carriera che lo ha portato ad essere un punto di riferimento per l’intera provincia. Sposato con la dr.ssa Maria Vittoria Vicario, il notaio Gorruso è stato sempre apprezzato per la professionalità, la serietà e la puntualità con la quale ha operato per olt…

STURNO – Il cuore del notaio Angelo Gorruso ha cessato di battere. Ieri alle ore 18,00, la salma è stata tumulata presso il cimitero di Cervinara, paese d’origine e luogo in cui il Notaio Gorruso ha iniziato la sua lunga e prestigiosa carriera che lo ha portato ad essere un punto di riferimento per l’intera provincia. Sposato con la dr.ssa Maria Vittoria Vicario, il notaio Gorruso è stato sempre apprezzato per la professionalità, la serietà e la puntualità con la quale ha operato per oltre quarant’anni nella città di Avellino, dove ha fondato uno degli studi associati più rinomati d’Irpinia. Apprezzatissimo anche nel comune di Sturno, paese di origine della moglie, dove per tanti anni ha prestato con puntualità e regolarità la sua professione, redigendo importanti atti e dispensando illuminati consigli per intere generazioni. Tantissimi gli attestati di stima e di riconoscimento ricevuti durante la sua carriera ed altrettanti sono stati gli attestati di cordoglio in quest’ultimo passaggio della sua vita terrena. Negli ultimi anni, subito dopo la pensione il gentleman del notariato irpino, aveva ripreso a scrivere. Un’antica passione che si è riaccesa con la pubblicazione del testo che aveva iniziato a scrivere durante gli anni dell’università a Napoli: “Il ragno sotto il soffitto”. A questo libro, hanno fatto seguito altri romanzi appassionanti , che il notaio firmava con lo pseudonimo di “Marco Liber” e che lui amava definire “nome di penna”: “Adamo”, “L’età felice” e “Essere il padre”. L’ultima fatica letteraria risale a qualche anno prima della malattia. In quell’occasione presentò la sua opera “Il Principe e il Diavolo” scritto in occasione del IV centenario della morte di Carlo Gesualdo, presso il teatro di Avellino, ed ottenne un grande successo di pubblico e di critica. In questo momento di grande dolore la redazione di tg news Tv formula le più sentite condoglianze alla moglie, la dr.ssa Maria Vittoria Vicario, al figlio Avv. Vincenzo Gorruso, alle figlie Francesca e Marina, alla nuora Annalisa ai nipoti Miriam e Angelo.

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